Gratteri come Osho, le migliori frasi

Evidentemente le ferie sono finite anche per il dottor Gratteri, che in questo mese di agosto poco ha esternato. E che le ferie sono finite lo si capisce dal fatto che in un solo giorno, il dottor Gratteri ha esternato ben tre volte.

Esternazioni riprese alla grande dalla stampa, quella calabrese in particolare, che si è subito premurata di spargere il verbo. In genere il dottor Gratteri quando è a “regime” produce anche 5 esternazioni al giorno. Ma si sa che dopo un breve periodo di vacanze e di silenzio, la ripresa è sempre un po’ lenta. Il tempo di carburare e le esternazioni ritorneranno a riempire ogni ora della nostra giornata. Non vi preoccupate.

Più che un magistrato dedito alle indagini, mi pare essere una sorta di Osho Rajneesh (mistico e maestro spirituale indiano, quello delle “migliori frasi di Osho”) impegnato a dispensare saggezza e consigli alla gente, in giro per il mondo. Come se avesse avuto, così come è capitato al maestro Osho, l’illuminazione. E non c’è argomento che il maestro Gratteri non tratti: per ogni problema dell’umanità ha la soluzione.

Al pari del maestro Osho, anche il maestro Gratteri ha coniato diversi aforismi per rendere più semplice ed incisiva la divulgazione della sua saggezza. Infatti nei siti che raccolgono aforismi e frasi, oltre al sempre presente maestro Osho, iniziano ad esserci anche tante perle di saggezza dispensate all’umanità, dal maestro Gratteri.

Le ultime esternazione del maestro Gratteri riguardano come sempre la questione legalità. Un argomento che spesso trova sintesi nei suoi aforismi. E non poteva non ricominciare dal suo cavallo di battaglia. Leggiamole:

La prima: “Avremo una Calabria migliore”.

Come, dove, e quando, non si sa. Del resto avvolgere i propri concetti in un alone ascetico, è tipico dei mistici.

La seconda: “i docenti sono sottopagati e poco valorizzati e gli studenti non riconoscono il loro ruolo”.

Oltre all’aspetto commiserevole che il maestro Gratteri dimostra verso i suoi “colleghi”, in questa perla di saggezza, per chi sa guadare oltre alle apparenze, è nascosto un messaggio ai genitori: insegnate ai vostri figli il rispetto verso il prossimo, specie verso i maestri.

La terza: “Case popolari? Bisogna rispettare le graduatorie. E’ del tutto inaccettabile che chi ha sempre osservato le regole e le leggi, vivendo la povertà con dignità e riservatezza, venga scavalcato nell’assegnazione della casa da chi occupa un palazzo abusivamente”.

Qui il maestro Gratteri affronta un tema caro a tanti asceti e mistici: la povertà. E lo fa analizzando le tante povertà che esistono da noi, non senza prima aver redarguito, tra le righe, i poveri, la vera causa del problema. Perché se mancano le case, questo è imputabile proprio alla loro povertà. Infatti quello che manca ai poveri – dice il maestro Gratteri in questo suo insegnamento mirato a chi vuole aprirsi senza riserve –  è un’anima forte e il senso di solidarietà verso gli altri. Specie verso i ricchi speculatori e i politici ladroni.

La povertà deve capire che anche i poveri ricchi hanno delle esigenze. Che a differenza dei poveri e basta, che non hanno manco la casa, hanno tante spese. Perciò prendersela con quelli che si sono pappati i soldi dell’edilizia sociale, non serve né all’anima né allo spirito, e distoglie i poveri dal vero obiettivo: esprimere solidarietà verso il prossimo. E poi diciamolo chiaro: se siete nati poveri la colpa non è certo degli speculatori e dei papponi. La prossima volta che decidete di nascere, reincarnatevi in qualche riccone, così non avrete più problemi. E se questa povertà vi fa sentire finiti, abbandonate ogni pensiero e trasformatevi in infinito.

Così come diceva il Maestro Osho, che di infinito ne capiva. Perciò ricogliti bagagli e bagattelle e trasferitevi infinitamente lontano da questa terra che non ha più nessuna speranza. Così come dice il maestro Gratteri.