Per le strade di Cosenza impazza la campagna elettorale.
Colletti bianchi con “mazzine” di pampine verdi che comprano voti, passeggio “arrembante” con facsimili e pacchetti di offerte, segreterie dedicate esclusivamente a pagare bollette o a fare altri servizi agli elettori, agit-prop su Facebook e chi più ne ha più ne metta.
Prosegue ovviamente anche il mercato delle vacche dei manifesti abusivi e sotto questo aspetto (perché i voti, chi più chi meno, li comprano tutti e tre i big di questa campagna elettorale) Carletto Guccione non ha rivali. Il più abusivo è senza dubbio lui e qualche candidato che non ci sta, ha deciso di mettergli vicino la dicitura “affissione abusiva”.
Perché maiale fa rima con illegale.