Guerra in Ucraina, 25° giorno. Suonano le sirene anti-aereo in quasi tutte le regioni: allarme a Kiev e Odessa

Al 25mo giorno di combattimenti in Ucraina prosegue l’assedio di Mariupol, punto strategico sul Mare di Azov, dove ogni tentativo di salvare le persone rimaste sotto le macerie del teatro distrutto sarebbe fallito. Secondo fonti ucraine, i civili bloccati sarebbero centinaia. Dalla Bielorussia intanto arriva un gesto clamoroso dei lavoratori delle ferrovie di Misk. Dal pomeriggio di sabato 19 marzo i collegamenti ferroviari tra Bielorussia e Ucraina si sono interrotti dopo la ribellione dei lavoratori bielorussi, secondo fonti ucraine. Lo stop danneggia principalmente l’esercito russo, che cercava di sfruttare la linea ferroviaria per i propri rifornimenti.

5.30 Suonano le sirene in quasi tutte le regioni ucraine

Dalle prime ore dell’alba le sirene d’allarme hanno cominciato a suonare in quasi tutte le regioni dell’Ucraina. Gli allarmi per i possibili bombardamenti sono scattati sin dalla notte a Kiev e Leopoli, come riporta il Kyiv Independent. In stato d’allerta anche Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.

5.15 Bloccata l’evacuazione di Mariupol

Si sarebbe di nuovo interrotto il corridoio umanitario per l’evacuazione di Mariupol, dove i consiglieri comunali di Berdyansk denunciano il tentativo dell’esercito russo di bloccare i pullman che avrebbero dovuto portare i civili in fuga vicino al villaggio di Azovske, a 3 km chilometri da Berdyansk. Al convoglio di bus non è stato concesso di entrare in città, né è stato permesso agli autisti di poter pernottare.

3.40 Nuove sanzioni dall’Australia alla Russia

Il governo australiano ha deciso di interrompere le esportazioni di alluminio e bauxite verso Mosca. L’Australia ha poi annunciato di voler inviare 70mila tonnellate di carbone in Ucraina per garantire la sua sicurezza energetica.