Abbiamo atteso qualche settimana per verificare quale tipo di impatto potesse avere sul mercato dell’informazione la nuova “Cosa” di Ciccio Armentano ed Umberto De Rose, ormai novelli “il gatto e la volpe” del nostro misero panorama. Dal fallimento (pilotato) de “Le Cronache del Garantista” (con conseguente incasso di 500mila euro che sarebbero spettate ai giornalisti) alla nascita di “Le Cronache delle Calabrie”, che serve per lo stesso motivo.
Come anticipavamo tempo fa, l’aspetto più esilarante di questo giornale è la presenza del direttore Paolo Guzzanti. Nato come giornalista al Giornale di Calabria di Giacomo Mancini, poi divenuto addirittura deputato di Forza Italia, adesso è un anziano signore che incassa 13 mila euro mensili di doppia pensione e che verrà qui a svernare prendendosi qualche soldo dal PD che, come tutti sanno, è il PDL senza la “elle”…
Sì, perché l’editore di questo nuovo giornale, che in molti chiamano “La Cosa” tanto è simile ad una creatura mostruosa è, come dicevamo, Francesco Armentano detto Ciccio, uno che farebbe fatica con i suoi soldi a stampare 50 volantini.

Dietro Armentano ci sono Madame Fifi, il marito e Palla Palla. Del resto, tutti sanno che il fratello dell’editore, Antonio, è stato tra i candidati del PD alle ultime comunali di Cosenza e che sua cognata Sonia Ferrari viene ancora tenuta da Palla Palla nonostante la manifesta incapacità al Parco Nazionale della Sila. E non manca lo zampino dello strozzino Pierino Citrigno.
Con tanto di patto di non belligeranza con il Cinghiale, che Citrigno (beninteso), nonostante lo abbia “minacciato” tante volte, non ha mai tradito custodendo per se e per il suo cerchio magico tutto quello che avrebbe dovuto “cantare” ai magistrati.
Abbiamo atteso qualche settimana per verificare la “linea editoriale” del foglio di Armentano e, come da scontato copione, il PD e i suoi indecenti rappresentanti non vengono mai toccati perché è chiaro come il sole che gli ordini di scuderia sono quelli di dare in testa al solo Mario Occhiuto.
Ma l’altro aspetto esilarante di questa buffonata è l’iniziativa dei dvd in regalo.
Dopo il biopic “E io non pago”, consigliamo: “Umberto D” e doppietta Woody Allen con “Prendi i soldi e scappa” e “Il prestanome”.Â
Molto pregnante anche “Chiedi alla polvere”. Da scompisciarsi dalle risate. Perché? Chiedete ad Armentano.