di STEFANIA PAPALEO
Fonte: La Nuova Calabria
Oltre la convenzione con Consip. Oltre qualsiasi tipo di accordo ufficiale tra Regione Calabria e Protezione civile. Quei lavori integrativi affidati alla Fastweb li avrebbe voluti solo Carlo Tansi, all’epoca in cui dirigeva la Prociv calabrese. Questo almeno sostiene l’allora responsabile unico del procedimento, Raffaella Giraldi, che, dopo aver rassegnato le dimissioni sbattendo la porta, ha fatto di più, facendo confluire, nero su bianco, i propri sospetti su presunte illegittimità che avrebbero “inquinato” l’appalto.
E adesso i suoi dubbi sono diventati lavoro per gli uomini della Guardia di finanza, che, per non lasciare nulla al caso, hanno bussato agli uffici della Cittadella regionale, reclamando l’intero carteggio relativo ai lavori finalizzati a rinnovare le procedure di allertamento e a renderle più efficienti. Sarà spulciando tra i documenti acquisiti, infatti, che i militari dovranno trovare riscontro alle accuse pesantissime sollevate dalla funzionaria, al fine di verificare la procedura seguita per l’affidamento in questione ed escludere, eventualmente, ogni tipo di irregolarità segnalata.
Lavori aggiuntivi, dunque, quelli intorno ai quali ruotano gli accertamenti degli inquirenti, avendo la Giraldi segnalato che “il dirigente della Uoa di Protezione civile, senza comunicare alcunché al Rup, disponeva autonomamente interventi che esulavano da quelli previsti dallo stesso contratto e che, qualora fossero stati eseguiti, l’avrebbero esposta a sostanziali assunzioni di responsabilità e a procedimenti comportanti sanzioni potenzialmente anche penali”.
Da qui le dimissioni in polemica con Tansi, dunque, sulla scia della convinzione che il dirigente avesse assegnato servizi non contrattualizzati, rispetto alla convenzione Consip Spc – contratto esecutivo Opa per l’appalto dei servizi di connettività e sicurezza nell’ambito del sistema pubblico di connettività (Rti mandataria Fastweb Spa-Cig convenzione 0658999F29) – Fornitore Rti Fastweb Spa mandataria, volta all’infrastrutturazione tecnologica dell’U.O.A. Protezione Civile nell’ambito del Dipartimento presidenza, di cui al decreto n. 14437 del 23 novembre 2016.
Ciò avveniva nel 2017. Tansi è rimasto nella Protezione civile fino a novembre 2018. Sospeso poco prima della scadenza naturale del suo incarico, oggi è in corsa per le Regionali con “Tesoro Calabria con Tansi”. “Una candidatura slegata dai partiti e dalle lobby di potere”, ha spiegato alla stampa, tirando in ballo anche “le calunnie” messe in piedi contro di lui. “Lo avevo messo in conto, non hanno altri argomenti”, ha sostenuto a gran voce Tansi nel presentare la sua corsa per la poltrona di Governatore, all’ombra di un groviglio di interrogativi ai quali, adesso, una risposta dovranno darla gli uomini della Guardia di finanza, chiamati poi a darne conto alla Procura guidata da Nicola Gratteri.
