I rifiuti in Calabria? Da risorsa a disastro: il fallimento della raccolta differenziata

I rifiuti in Calabria? Da risorsa a disastro

di Eraldo Rizzuti 

Lo stato per sedici anni ha nominato un commissario per l’emergenza rifiuti in Calabria.
Nel 2013 termina la fase commissariale e le competenze passano alla Regione; nel 2018 la Regione trasmette le competenze agli ATO provinciali per scaricare le responsabilità sempre a livelli inferiori e non si è avuto mai il coraggio e/o la volontà e le competenze di risolvere il problema. Così si è deciso sempre di decidere per non decidere.

Quanti anni devono ancora aspettare i cittadini calabresi per avere una filiera efficiente e impianti adeguati, alle normative europee e nazionali, sostenibili e funzionanti per lo smaltimento dei rifiuti in Calabria ?

Ormai la situazione è fuori controllo e non è più gestibile, tutte le strade, i parchi e i corsi d’acqua delle città calabresi sono invasi da cumuli di rifiuti, l’unica strada percorribile è il conferimento in impianti extra-regionali, ma con quali costi ?

Una regione a vocazione turistica come la Calabria:
che non riesce da anni ad affrontare il problema della filiera dei rifiuti in maniera organica;
che è incapace di dare risposte concrete sullo smaltimento dei rifiuti;
che ha gestito solo le emergenze;
che ha delegato ai privati la costruzione di nuove discariche;
che da sempre ha scelto la via delle discariche per lo smaltimento dei rifiuti;
che ha le discariche in esercizio quasi tutte private e i cui proprietari vietano il conferimento ai comuni che non sono in regola con i pagamenti;
che ha le discariche regionali in via di esaurimento e che necessitano di interventi (seri) di messa in sicurezza e bonifica;
che è stata incapace di gestire i fondi europei per la bonifica e messa in sicurezza delle vecchie discariche e dei siti inquinati, può continuare a navigare a vista e pensare solo di smaltire i rifiuti di oggi senza preoccuparsi di quelli di domani ?

La Calabria, che vive da decenni una emergenza quotidiana, può utilizzare solo le discariche per smaltire i rifiuti?
Perché in Svezia la mancanza di rifiuti blocca la produzione di energia e da noi le strade, fiumare, piazze, spiagge sono stracolmi di rifiuti di ogni genere?
Esiste una struttura regionale di studio, controllo e monitoraggio del piano dei rifiuti o si va avanti solo con le ordinanze per superare le continue emergenze giornaliere e delegare tutto ai privati ?

Le discariche, l’impianto di Gioia Tauro, la raccolta differenziata e /o il porta a porta sono sufficienti a dare risposte adeguate per smaltire i rifiuti e per rendere il servizio più efficace, efficiente ed ECONOMICO ?
In questo disastro generale, dove, per sedici anni ha fallito lo Stato, per cinque la Regione e da tre gli A.T.O, nel frattempo l’emergenza rifiuti non si arresta e riguarda l’intera Calabria e siamo costretti a conferire i rifiuti fuori regione con costi di raccolta, trasporto e conferimento non più sostenibili e accettabili dai cittadini.

Lo stato disastroso delle vecchie discariche, l’incapacità di realizzare nuovi impianti, la raccolta differenziata, che con toni trionfalistici era stata salutata come la fine dell’emergenza rifiuti, la crescita dei rifiuti anche con la raccolta differenziata, hanno lasciato la Calabria in una condizione da terzo mondo, nemmeno nelle “favelas” si vedono questi cumuli di rifiuti che dominano le strade delle nostre città

Sedici anni di commissariamento, sei di gestione regionale, le infrazioni dell’UE non sono serviti a niente. Quando anche in Calabria avremo città, strade, ville, parchi, spiagge senza rifiuti e un ambiente pulito e fruibile e i rifiuti da un problema diventeranno una risorsa ?
Quando si arresterà questa eterna emergenza: incompetenza, incapacità e spreco di denaro pubblico?