Il “battesimo” del Vespa Club Città di Cosenza

La prima manifestazione ufficiale, quella che “battezza” il Vespa Club “Città di Cosenza”, solo da pochi giorni formalmente riconosciuto dal Vespa Club Italia, l’organizzazione nazionale che autorizza le nuove affiliazioni locali.

Sarà presentato giovedì 5 aprile, alle ore 18, nel punto d’incontro del Club, a Rende, in via don Minzoni (di fronte il bar Junior), il libro del calabrese Andrea Fucile, “50PK – Giro d’Italia in vespa”.

Si tratta un incredibile viaggio di ben 7000 chilometri realizzato in sella ad una vespa di appena 50 cc di cilindrata. Un’avventura straordinaria che Andrea Fucile ha potuto realizzare percorrendo in lungo ed in largo centinaia di strade secondarie e percorsi alternativi alle autostrade. Ma al di là del libro, l’occasione è significativa – e per l’ambiente vespistico calabrese, storica – per comunicare l’affiliazione ufficiale del “Città di Cosenza” al Vespa Club Italia. “Un obiettivo – spiega il neo presidente del Club, Nicolò Sorrentino – lungamente inseguito e che rende pieno merito agli sforzi di un direttivo coeso che ha sempre creduto che serietà, vera passione per il “mondo Vespa” e sana voglia di creare un punto di riferimento capace di favorire aggregazione e socialità, non potessero passare inosservati ai vertici nazionali”.

Un Club nato ufficialmente da pochissimo, al quale però si sono già tesserate circa cento persone a conferma dell’interesse degli appassionati dell’area urbana cosentina. “Adesso – continua Sorrentino – lavoreremo per far diventare il Club “Città di Cosenza” un punto di riferimento importante del movimento vespistico regionale e, perché no, di tutto il Sud Italia. Lo faremo, nell’ottica di collaborare con tutte le realtà che vorranno esserci vicine, per riuscire a fare cose importanti non solo per i soci, ma anche per il territorio nel quale si esplica la nostra attività”.

Oltre Nicolò Sorrentino, fanno parte del direttivo del Vespa Club Cosenza: Franco Cairo (vicepresidente) Carlo Mancuso, Francesco Pietramala, Francesco Falco, Giovanni Flaccomio, Giuseppe Sangermano, Massimo Bilotto, Giuseppe Mancuso, Gino Greco, e Francesco Chiappetta.