Il Bronzo di Cusenza e tutti i particolari del combattimen(d)o tra Musk e Zuckerberg in Calabria

Ore febbrili a livello mondiale, ma che dico? A livello planetario, per l’imminente sfida tra Elon Musk e Zuckerberg. Dopo la discesa in campo del presidentissimo dei boschi Roberto Occhiuto, lo sceriffo di Cusenza in delirio di onnipotenza, la scelta della location sembra ormai sorridere verso lo stivale d’Italia. “(G)andido la (G)alabria ad ospitare il ‘combattimen(d)o’ tra Musk e Zuckerberg”, ha esclamato in tono risoluto e deciso.

Di fronte all’autorevolezza di cotanto personaggio battono in ritirata Pompei (sic”), Agrigento (doppio sic!), Venezia (sic al cubo!). Perfino Roma si è arresa e il sindaco ha telefonato sportivamente a Robertino per riconoscere il trionfo del nostro Bronzo. Dismessi i panni di sceriffo, e prima ancora di presidente in ammollo, Robertino ha indossato quelli di gladiatore. Ecco a noi e a voi, il nostro nuovo Bronzo. Finalmente le ricerche sono terminate con il ritrovamento del terzo Bronzo, che non è di Riace, ma di Cusenza.

L’azione concentrica con spinta laterale e trasversale dell’intera squadra del Bronzo di Cusenza ha portato all’esito finale positivo. Indispensabile il prezioso lavoro di GianMelo Casadonte, che portando Russell Crowe in Calabria per il concerto del Magna Magna Festival ha fatto conoscere alla platea americana la nostra realtà. Non appena informato del prossimo scontro planetario il nostro Bronzo Robertino ha telefonato al mitico GianMelo, reduce dai mirabolanti riconoscimenti internazionali del suo ultimo Magna Magna, che a sua volta ha preso il telefono per parlare con Crowe, che a sua volta ha telefonato a Donald Trump per interloquire con Musk.

Nelle stesse ore sempre il mitico GianMelo ha attivato la linea diretta con Richard Gere, e pure con la Sarandon, ancora memori della trionfale accoglienza ricevuta in terra di Magna Magna Grecia, che a loro volta sono intervenuti su Obama, che con azione rapida e diretta ha convinto Zuckerberg. Ecco come si è giunti al trionfo della Calabria, altro che Olimpiadi e giochi invernali. Anche noi dobbiamo riconoscere che il presidente Bronzo di Cusenza ha seminato bene in questi anni mentre noi dall’alto della nostra ignoranza lo criticavamo. Ma lui niente, impavido, da vero bronzo ha continuato a guardare avanti senza deflettere.

La Calabria si appresta a diventare la nuova Silicon Valley, tutto il mondo guarda a noi. Lo stesso ministro Sangiuliano, padre di questa cacata pazzesca, non ha potuto far altro che piegarsi alla scelta nel nostro presidente. Anzi non ha potuto far altro che condividere la scelta ringraziando per essere stato contattato. Un vero democratico il nostro presidente: Ho sen(d)ito il ministro della (G)ultura, Gennaro Sangiuliano, ed ho ufficialmente candidato la (G)alabria ad ospitare questo even(d)o”. Poteva tranquillamente fregarsene e procedere come un incudine sulla sua strada e invece no…

Saputa la notizia, anche Matteo Salvini si è unito entusiasticamente all’iniziativa proponendo che Musk dal versante siculo e Zuckerberg da quello calabro siano i padrini del Ponte sullo Stretto ponendo la prima, la seconda, la terza pietra… e anche qualche campata. Tutta la Calabria è mobilitata. Prima dell’inizio del combattimento a Musk e Zuckerberg verrà data la cittadinanza del Principato di Tropea dalle mani del Principe Giovanni Macrì e il riconoscimento nobiliare di granduca del casato  di Tropea.

Ma andiamo agli aspetti organizzativi. Si è deciso di lasciare perdere cose barbare come arti marziali, ma concentrarsi su aspetti della vita nella nuova Nuova Magna Grecia costruita da Robertino I da Cusenza. Lo scontro sarà epico, si suddividerà in tre round. Il primo round vedrà i nostri eroi alle prese con un gruppo di piromani e incendiari pericolosi che utilizzando anche nipoti e figli per i loro piani criminali tenteranno di fermare i nostri. E giudice di questo primo round sarà Antonio Marziale, che ancora soffre per le condizioni in cui versa l’infanzia calabrese.

Il secondo round lì vedrà affrontarsi a pulire un tratto di mare calabrese dai liquami e a mettere in funzione i depuratori calabresi. Opera riconosciuta universalmente come biblica. Quella decisiva a sopravvivere alle cazzate sparate e dette dal Bronzo di Cusenza a partire da banalità simili: ”Potrebbe essere una bella occasione, alternativa e fuori dai soliti schemi, per rievocare la storia millenaria delle civiltà più antiche e per promuovere il territorio”. 

E infine sarà proclamato vincitore chi riuscirà a sopravvivere ad un ricovero in uno dei nostri Pronto Soccorso. In premio verrà fornita una scorta annuale di sigari cubani offerti dall’ultima sfornata di medici arrivati.

Le riprese televisive saranno a cura del nostro Bronzo di Cusenza che assicurerà la regia dei 32 droni in possesso della Regione Calabria. Si preannuncia anche qui una collaborazione con il gruppo LaCnews, che dopo i trionfi di Link Orgoglio e Pregiudizio è finalmente sceso in campo, su spinta del suo fondatore Maduli con la partecipazione del nostro superprocuratore Nicola Gratteri, nonché saggista acclarato, mettendoci la faccia insieme ad un gruppo di imprenditori integerrimi e audaci.

Già si preannunciano incassi record per il film che verrà realizzato, voluto dal presidente Anton Giulio Grande della Film Commission Calabria sull’onda del leggendario successo di Verso il Sud con la mitica Elisabetta Gregoraci e Calabria terra mia del grande Gabriele Muccino con Bova e consorte che hanno sbancato i botteghini mondiali e le tv internazionali.

Per la prima mondiale a New York in contemporanea verrà  esposto il Bronzo di Cusenza al Metropolitam Museum. E speriamo che se lo tengano…  Al termine della presentazione del programma, il nostro presidente, nella nuova veste di Bronzo di Cusenza, ha lanciato lo slogan dell’iniziativa: “Qui si fa la (G)alabria o si muore. Cazzu Cazzu iu iu…”. Applausi da ammiratori, stampa e tv locali e nazionali.

PS: ma è mai possibile che il nostro amato presidente il giorno non abbia altro da fare che buttarsi a capo fitto in tutte le cazzate che vengono in “mente” a  Sangiuliano, Salvini, Meloni e dintorni?