Il decreto Minniti spinge al fascismo (di Francesco Cirillo)

Cossiga e Minniti

Il decreto Minniti spinge al fascismo

Altro che sindaci sceriffi, bisognerà trovare una terminologia nuova riguardo a ciò che diventeranno i nostri sindaci applicando il decreto emanato dal ministro Minniti. Il decreto in poche parole dà piena discrezionalità ai sindaci nel perseguire tutti coloro che hanno atteggiamenti non consoni alla sicurezza ed al decoro della vita cittadina. Non solo potrà essere perseguita la persona, barbone o no, che rovista nei bidoni della spazzatura (già messa in atto dalla sindaca Raggi a Roma e non a caso nella votazione alla camera i 5 stellati si sono astenuti piuttosto che votare NO) ma anche tutti coloro che hanno un atteggiamento non corretto.

I responsabili di questo decreto sono i 230 deputati che hanno votato si alla Camera, tra questi anche i cosiddetti scissionisti guidati dall’altro sbirro che è D’Alema. E’ stato votato, per capirci, una specie di Daspo, con l’aggravante che questo è diretto all’intera società e non ai semplici tifosi. Un sindaco potrà allontanare dalla sua città o da determinati quartieri persone considerate indesiderabili da qualche giorno fino a due anni.

Il governo ha anche approvato un emendamento fatto dalla deputata di Forza Italia Carfagna che ha introdotto anche l’arresto in differita. Nel senso che occupo un immobile o mi trovo ad una manifestazione e vengo individuato in un video e per questo arrestato “in differita”.  Mentre il comma che inseriva l’obbligo di mettere dei numeri sui caschi dei poliziotti, veniva nella notte eliminato, alla faccia dell’” Europa che  ce lo chiede”.

Intanto alcune categorie di indesiderati sono già state individuate: i writers la prima, i barboni davanti le chiese e gli elemosinanti davanti i supermercati ed ai semafori, gli ubriachi, i tossici, insomma tutti coloro che potrebbero infastidire i buoni commercianti dei centri storici cittadini, i favorevoli all’ordine ad alla disciplina, i proprietari degli edifici abbandonati ed in corsa per nuove speculazioni.

Occupare un immobile per esempio darà il via ad uno sgombero immediato e basterà una telefonata ai vigili urbani per togliersi dalle palle qualche ubriaco in sosta davanti al proprio condominio. Altro che sceriffi, questo decreto trasformerà i sindaci in prefetti di ferro di mussoliniana memoria e servirà soltanto a mettere nell’illegalità chi già in parte lo è, ma era considerato un borderline e quindi rientrante in una categoria da recuperare, e da inserire nella società.

A che serviranno i servizi sociali e tutte quelle cooperative destinate a cercare di risanare col lavoro di gruppo le periferie urbane e i degradi sociali provocati dalle speculazioni edilizie lo sapremo presto. Questo decreto servirà anche a dare voce a tutti quei cittadini col “mal di pancia”, quelli sempre incazzati contro gli immigrati e le persone che non rientrano nei loro canoni che vediamo nelle tv spazzatura delle reti Mediaset e Rai, servirà a calmare fascisti e razzisti che chiedono a gran voce di far passare anche nelle file alla posta “prima gli italiani”.

Con questo decreto il PD svolta decisamente a destra in modo razionale e scientifico, sposta il proprio asse non tanto verso il centro moderato, ma lo supera collocandosi direttamente vicino alle destre leghiste. Minniti con questo decreto supera Cossiga, diventando punto di riferimento di questure e questurini più di quanto già lo fosse da anni compiacente come è stato da sempre di servizi segreti italiani e stranieri.

Sabato 15 Aprile | Assemblea pubblica: NO Al Decreto Minniti

Organizzata da Centro Sociale Rialzo e Prendocasa Cosenza al Palazzo Vittorio Gandolfini (Ex istituto canossiane)