Il primo temporale manda in crisi le “grandi opere” di Occhiuto

E’ bastato un modesto temporale per mandare in tilt il nostro sistema dei fiumi e per smascherare l’ennesima bugia di Mario Occhiuto.

Il Busento ha coperto in poche ore quei ridicoli argini messi su in quattro e quattr’otto da Occhiuto quando si era trattato di trovare un escamotage per iniziare gli scavi della sua caccia al tesoro.

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Obiettivamente, il primo temporale di una certa intensità (e ce ne potrebbero essere ancora tanti, visto che siamo in inverno…) ha reso visibile a tutti l’utilità di questi pseduo argini.

A monte del ponte Mario Martire, il Busento si è incanalato tra la barriera costituita dai massi e il muro alto e quindi s’è portato via tutta la terra che aveva messo la ruspa come base.

Ora il livello del fiume è alla stessa altezza dei massi e siamo in una situazione di assoluta emergenza alla quale va posto immediatamente rimedio.

Per non parlare dei soliti interrogativi, sempre gli stessi, che si legano all’attività di Occhiuto. Le ditte che hanno eseguito queste opere sono state pagate si o no? E i soldi per l’opera appaltata sono pubblici si o no?

Grossi problemi anche al cantiere del ponte di Calatrava, dove i tecnici si sono tempestivamente messi al lavoro per limitare i danni. Il Crati in questo caso potrebbe aver danneggiato le fondamenta del ponte.

Nella zona di Gergeri, infatti, il fiume Crati è andato in piena allagando il cantiere dove è in costruzione il ponte di Calatrava e travolgendo d’acqua e fango alcuni dei mezzi utilizzati nei lavori. Alcune fondamenta del ponte, da poco installate nel greto del Crati, potrebbero essere state danneggiate.

Ed è per questo che l’intervento d’emergenza è partito subito.

Coda di paglia e soldi che volano…