Il vescovo di Locri: “Ingeneroso accostare il Santuario di Polsi alla ‘ndrangheta”

(ANSA) – SAN LUCA (REGGIO CALABRIA), 2 SET – “Per me è ingeneroso continuare a collegare questo luogo di culto alla ‘ndrangheta, azzerando quanto da anni si sta facendo per recuperare la sua vera identità. Polsi è semplicemente un santuario”. Lo ha detto il vescovo di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva, nell’omelia per la festa della Madonna della Montagna celebrata nel Santuario di Polsi riprendendo la questione che era stata sollevata dal senatore Nicola Morra circa un mese fa.

“E’ un Santuario – ha proseguito – da amare, da custodire, da tutelare da ogni interesse ed interferenza esterna. E’ un luogo sacro che vuole offrire ai tanti pellegrini che lo visitano momenti di silenzio, di preghiera. La società civile ha tutto l’interesse che sia questo e che ci si adoperi sempre più nell’affermare e tutelare questa identità. Quanto vorrei che Polsi divenisse simbolo del riscatto morale della nostra gente, che non accetta più di restare al di fuori delle agende politiche. Una nuova strada, più sicura, è il simbolo del riscatto di Polsi. Possiamo dire che siamo sulla buona strada ma occorre passare dalle parole ai fatti”.