Catanzaro – Più pensionati che lavoratori attivi. Nelle province calabresi ci sono più pensionati che occupati. A fotografare la situazione è il Sole 24 ore che analizza i dati e inquadra come in Italia ogni 100 pensioni Inps ci sono 111 lavoratori attivi. Il conto scende a 103 se si escludono i professionisti che versano i contributi alle Casse private. E, in 39 province su 107, quasi tutte al Centro-Sud, gli occupati sono meno degli assegni previdenziali. In Calabria il record in negativo: 67 lavoratori per 100 pensionati. Quasi tutte le principali città del Sud sono sotto la parità, con alcune eccezioni come Bari, Matera e Barletta. Il dato migliore è quello di Bolzano:162 lavoratori attivi ogni 100 pensionati.
Superata la parità in 39 province
I pensionati superano gli occupati oltre a Reggio Calabria, dunque, sono: Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Lecce, Cosenza, Caltanissetta, Oristano, L’Aquila, Taranto, Terni, Nuoro, Isernia, Benevento, Palermo, Messina, Foggia, Napoli, Campobasso, Agrigento, Potenza, Trapani, Biella, Enna, Ancona, Rieti, Catania, Perugia, Ferrara, Siracusa, Imperia, Ascoli Piceno, Vercelli, Rovigo, Avellino, Asti, Salerno, Savona e Chieti.
Il Sud e, in particolare, la nostra Regione, deve fare i conti con il continuo invecchiamento della popolazione e, la lieve crescita dell’occupazione non basta per garantire il riequilibrio necessario per la tenuta del sistema. Sui dati negativi pesa anche la fuga dei giovani dal Sud un fenomeno accentuato soprattutto nelle aree interne ma che riguarda nel complesso tutta la Calabria e il Mezzogiorno in generale.