Insieme per Rende al fianco di Principe: “Non siamo ‘ndranghetisti”

Sandro Principe

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Comitato direttivo di Insieme per Rende.

Iniziamo da oggi la pubblicazione sul nostro sito delle realizzazioni delle amministrazioni socialiste di Rende a partire dal 1980. Da quando una nuova classe dirigente, guidata da Sandro Principe prese in mano le redini della nostra città.

Era un progetto che avevamo in mente da tempo.

Abbiamo già pubblicato le realizzazioni dell’amministrazione Bernaudo (2006-2011) e stavamo preparando quelle degli anni precedenti.

La recente inchiesta giudiziaria che ha colpito il nostro leader Sandro Principe e i compagni Umberto Bernaudo, Pietro Ruffolo e Pino Gagliardi, ci costringe ad affrettarci.

Riteniamo inaccettabile che si possa “dipingere” Rende come una città di ‘ndrangheta. Ci ribelliamo con vigore a questa “etichetta” che i media ci stanno appioppando. Rende non è città di ‘ndranghetisti. E’ una città di lavoratori, di impiegati, di professionisti, di studenti, di commercianti, di industriali. Di elettori che di certo non rispondono a nessuno, tantomeno a boss della ‘ndrangheta, e che votano con la loro testa per i candidati che ritengono più o meno meritevoli di essere votati.

La pubblicazione delle opere realizzate e dei metodi utilizzati in questi decenni è il segno proprio dell’opposto al teorema del “sistema” Rende.

L’applicazione delle regole è il miglior metodo per combattere la ‘ndrangheta e il malaffare. Non a parole, ma con i fatti.

Rende è stato il primo comune della Calabria che ha attuato il Piano regolatore generale nel lontano 1964 che ha permesso la costruzione di una città con criteri basati sulla funzionalità e sull’efficienza dei servizi. Per questo motivo a Rende non c’è abusivismo edilizio. Ogni singolo fabbricato è costruito in base a precise norme urbanistiche contenute nel piano regolatore generale approvato dal Consiglio comunale e dagli organi regionali competenti. Ogni atto, ogni delibera è presa in base a precise norme di legge.

Questo è il metodo migliore per combattere ‘ndrangheta e delinquenza.

A Rende i socialisti, oltre ad essere stati precursori delle moderne norme urbanistiche, sono stati promotori di Cultura, attraverso la costruzione di scuole medie inferiori e superiori, di biblioteche, di chiese e di musei. Le amministrazioni socialiste hanno acquistato nel corso degli anni un vero e proprio patrimonio di opere d’arte (Guttuso, De Chirico, Mattia Preti, Santanna, Sironi, Carrà), hanno promosso importanti eventi artistici di valenza nazionale grazie anche alla geniale intuizione del Settembre rendese.

Questo è il metodo migliore per combattere la ‘ndrangheta e delinquenza.

Insieme per Rende sottolinea, ancora, che il frazionamento correntizio, che ha caratterizzato, prima e dopo il 1980, il Partito socialista italiano (soprattutto in Calabria), per la presenza nel suo ambito di correnti e di gruppi che hanno contribuito a paralizzarlo nella sua espressione di linea politica, non ha interessato sicuramente il partito di Rende, che ha visto la predominanza di un leader e della sua corrente (Cecchino prima e Sandro dopo).

La stabilità politica, di conseguenza, ha consentito l’utilizzazione, da parte dell’Amministrazione comunale, degli strumenti legislativi rivolti al miglioramento delle condizioni strutturali dei centri urbani, con la possibilità di attuare una programmazione a medio e lungo termine.

La presenza di un leader indiscusso, quindi, è stata proprio la fortuna della nostra città. I socialisti uniti di Rende hanno, in tal modo, avuto la possibilità di attuare un programma convintamente di sinistra dotando la città delle infrastrutture necessarie a soddisfare i bisogni della collettività, con la realizzazione di scuole di ogni ordine e grado, centri sociali, centri per anziani; con la realizzazione delle opere pubbliche che sono sotto gli occhi di tutti. Alla luce del sole.

Ribadiamo che Rende è un modello da seguire, che le amministrazioni socialiste guidate da Sandro Principe, Mario Portone, Raffaele De Rango, Antonietta Feola, Franco Casciaro, Emilio Chiappetta e Umberto Bernaudo sono un modello da seguire.

In questa rassegna, che iniziamo a pubblicare da oggi, ne vogliamo dare dimostrazione a tutti i cittadini.

Il Comitato direttivo di Insieme per Rende