Caro Direttore, vorrei rappresentarti una situazione, forse non a tutti nota, ma che merita che venga conosciuta: si tratta della fantomatica ARCEA! Molti si domanderanno: ma chi è costei?
Non è la dea della giustizia, che si chiama invece ASTREA, anzi tutt’altro; non una fata turchina, anzi tutt’altro, ma allora chi è? E’ nientepopodimenoche l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, cioè, ascoltate, è l’ente regionale che da i soldini agli agricoltori calabresi per favorire e migliorare l’agricoltura in Calabria, anche se spesso con questi soldi gli agricoltori ci fanno ben altro, ma questa è un’altra storia…
Dicevamo che la fata “ARCEA” (anche se non è una fata) fa bei regalini agli agricoltori ma che spesso utilizzano per ben altro e nessuno parla e loro ingrassano e si spanzano.
Dopo laute mangiate con soldi ARCEA, fanno altro e la Regione dovrebbe verificare, ma non lo fa.
E io pago, diceva il grande Totò !! Cosa direbbe ora, di fronte a questo scempio di ARCEA ridotta proprio male, con le ruote a terra mentre nessuno la soccorre? Orbene ARCEA paga e i soldi tornano indietro all’Europa se non si farà niente. E io pago…
Arcea è da anni commissariata e non viene nominato il direttore generale, anche la nomina è stata congelata in attesa di tempi nuovi. Orbene di commissario in commissario tutto tace… Ora si dovrebbe nominare una figura serie e garbata, ma dove sono? La storia parla solo degli eterni commissari, cioè di questi figuri che dovrebbero mettere a posto le cose ma stanno là solo per legittimare chi… ruba. Ma dove sono: lavorano o dormono? Orbene non lavorano, non giocano, dormono ma se si svegliano è la fine per tutti…
E Arcea dorme pure, e non si sveglia perché il politico che dovrebbe controllarla che fa? Dorme pure lui, come dorme quel famoso comitato di vigilanza fatto di dirigenti anche loro assonnati per il troppo lavoro… Ma Arcea allora ne approfitta e fa quello che vuole, senza regole e pur avendo pochi soldi li dà in piena libertà ai dipendenti.
Cosa significa? Significa che pur avendo un piano della performance per verificare come lavorano i dipendenti e i dirigenti, a inizio di ogni anno dovrebbe obbligatoriamente assegnare a ognuno gli obiettivi da raggiungere entro dicembre. E invece niente di tutto questo, quindi niente obiettivi e niente valutazione, invece no, niente obiettivi invece sì alla valutazione: ma come è possibile? E invece ad Arcea è tutto possibile perché è indipendente e fa quello che vuole, dimenticando che fare la valutazione dei dipendenti e dare lorio soldi di produttività, senza a monte obiettivi, è danno erariale e chi ha pagato ne è responsabile. Si dice che dipendenti scontenti della valutazione hanno inviato una denuncia alla Procura della Corte dei Conti. La cosa è seria perché è ormai assodato che senza obiettivi non si possono dare incentivi. Ma ora qualcuno, dopo anni di mala gestione, dovrà pagare di persona.
Arcea è l’unico ente regionale che non ha posizioni organizzative per i dipendenti, però dà soldi senza obiettivi e li dà, dicono, a piacimento del padrone di turno. E la Regione e il Gallo Cedrone dove stanno? Fanno finta di niente, certo, con tutti i clienti che ogni giorno lo aspettano per fare la questua di favori, favoretti, non ha tempo, figuriamoci ai piani alti, tra settimo e decimo piano…
I dipendenti si lamentano di queste valutazioni fatte senza regole, ma c’è chi gode perché è amico dell’amico dell’amico…
Tanto per dirne un’altra, Arcea è figlia di mamma Regione, ma vi pare possibile che un figlio faccia causa alla mamma? E invece sì, ARCEA, o meglio un dirigente di ARCEA batte cassa alla Regione, un gran putiferio del Gallo Cedrone, tuoni e fulmini dal secondo al primo piano… Hanno sentito tutti…
Per fortuna Arcea ha perso la causa, ma non è successo niente, il dirigente causirico è sempre là… e la guerra continua, il commissario fa la vita da commissario, perché ha un altro commissariamento e tutto tace, come prima, più di prima.. .t’amerò….
Grazie dell’attenzione