La Calabria non ha né popolo né opposizione (di Gioacchino Criaco)

di Gioacchino Criaco

La Calabria non ha né popolo né opposizione. 

Diversamente dimissioni che passano per astutissime non sarebbero state, ancora solo, promesse.
Che pure basta con la retorica dell’ottimismo che è solo insulto rispetto alle difficoltà che i fantasmi della normalità affrontano nel loro quotidiano.
Ci fosse un popolo libero, consapevole, nessuno lo sfiderebbe. C’è un groviglio di protetti e bisognosi che si muove a comando ma dentro al cuore non li ama i presunti statisti, si assoggetta. E poi ci sono i tantissimi che stanno in un mondo a parte, che ha rinunciato a tutto, di cui nessuno si cura.

Ci fosse un’opposizione vera, coesa, progettuale, amata e che ama, chi mai la sfiderebbe?
C’è nulla o poco da entrambe le parti che spesso sono una parte sola.
E’ una partita di potere tutta giocata, per ora, in un solo e, al momento, invincibile campo. Non si potrebbe altrimenti far passare per raffinata una mossa che nasconde una verità lampante. Le elezioni, si sa, modificano un solo elemento, quello elettivo, non quello burocratico né quello giudiziario. La verità è che le elezioni, quando si faranno, serviranno, nelle intenzioni di chi le minaccia anticipate, a far piazza pulita, dentro la propria parte, di chi non vuol più andare avanti con uno solo al comando.
E’ trucco vecchio come il mondo quello di dire mi hanno fermato quando tutto si stava realizzando, mancava poco ormai. Lo sanno tutti che hai voglia ad allungare il traguardo, vinceranno sempre i pochi, perderanno sempre i soliti, quelli che non hanno né popolo né opposizione.