La morte di Jole Santelli. A Catanzaro via alle grandi manovre per la Regione (di Danilo Colacino)

Povera Santelli, finita in mezzo a un dilaniante scontro di potere (in un mondo in cui comunque lei era figura di primissimo piano), costretta a vivere i suoi ultimi mesi su questa terra sotto stress solo perché i leader nazionali e maggiorenti locali del centrodestra non si potevano mettere d’accordo nello scegliere un candidato alla presidenza.
Adesso, però, come nella migliore tradizione la piangono tutti, affranti, compresi quanti non le hanno risparmiato alcuna critica e una marea di colpi bassi.
Terminato il momento del cordoglio, vi dirò però cosa si sta preparando a Catanzaro attraverso un pezzo scritto poco prima che la sfortunata Jole si spegnesse.

Fonte: L’Irriverente, il blog di Danilo Colacino

Questo pezzo doveva iniziare assai diversamente, parlando sì di Regione ma partendo dalla scossa tellurica che stava per investire il Comune di Catanzaro in funzione proprio dell’assalto abramiano alla Cittadella. E invece la scioccante quanto inattesa notizia (malgrado fosse nota la gravità della patologia contro cui lottava strenuamente) della prematura scomparsa della povera presidente Jole Santelli ha completamente cambiato le carte in tavola. E ci mancherebbe…

Ma ancora una volta vivo sulla mia pelle il concreto rischio professionale che corriamo noi giornalisti nell’informare l’opinione pubblica. Certo, le verifiche sono essenziali ma talvolta è impossibile considerare e prevenire (o prevedere) tutti gli eventi che possono capitare in un lampo.
Al di là di ogni considerazione di carattere generale, resta il fatto che chi ha parlato con me in gran segreto del capoluogo nella tarda serata di mercoledì probabilmente sapeva di quanto sarebbe potuto accadere a breve. Però magari non immaginando come il tempo a disposizione della governatrice stesse per finire ahimé già ad horas.

Detto ciò, oggi è il giorno del lutto e del cordoglio verso una donna e politico, come la Santelli, spentasi all’età di appena 51 anni dopo un lungo periodo passato a lottare contro un male terribile. Una persona costretta dall’estrema rissosità dello schieramento d’appartenenza a farsi carico di un gravoso onere malgrado tutto, al fine di unire le varie anime in conflitto del centrodestra calabrese, mentre adesso – e mi spiace fare un accenno di polemica anche in una triste circostanza come questa – i peana in favore della stessa sfortunata Jole, molti dei quali come sempre ipocriti, si sprecano. In particolare da parte di quanti l’avevano attaccata senza pietà fino a circa una settimana fa per la tarantella di giubilo ballata insieme al sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, appena eletta come ad esempio fatto pure lo scorso 27 gennaio in occasione della sua netta vittoria presidenziale.

Comunque sia, piange di dolore la Calabria politica (e non) con un pensiero che – una volta passato il momento del commosso ricordo – andrà anche inevitabilmente al dopo. E quindi ai possibili scenari in una Regione (qui intesa come ente) le cui sorti dovrebbero essere per circa sei mesi rette dal vice della povera Jole, Nino Spirlì.
Una reggenza, la sua, che dovrebbe durare fino alle nuove elezioni. Consultazioni che potrebbero per giunta coincidere temporalmente con le Amministrative in programma a Cosenza e, se le notizie in mio possesso restano confermate e penso proprio di sì, anche a Catanzaro dove un Sergio Abramo ormai prossimo alle dimissioni tenterà finalmente di coronare il suo sogno di competere per il vertice della Cittadella.

Grande è invece la mazzata abbattutasi sul capo del presidente del Consiglio di Palazzo Campanella Mimmo Tallini, che oltre a essere amico ed estimatore della Santelli (e dunque umanamente assai dispiaciuto per la grave perdita) dovrà adesso affrontare due durissime battaglie, per Regione e Comune in cima ai Tre Colli, mica da ridere. E proprio riguardo al capoluogo in un successivo pezzo, ripeto scritto nella notte tra mercoledì e giovedì prima di sapere della morte della Santelli, vi svelerò i piani del sindaco Sergio Abramo.

1 – (continua) SECONDA PARTE (http://www.iacchite.blog/catanzaro-la-pazza-idea-di-sergiun-di-danilo-colacino/)