La tragedia di Thurio, il punto sulle indagini e il sopralluogo del Noif

Le indagini sulla tragedia di Thurio costata la vita alla capotreno Maria Pansini e al camionista Said Hannaoui, sono seguite personalmente dal Procuratore capo Alessandro D’Alessio della Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha già compiuto due sopralluoghi, e sta dirigendo le attività che stanno svolgendo i carabinieri del reparto territoriale di Corigliano Rossano e gli “specialisti” della Polfer giunti da Roma. L’attività investigativa punta, come è stato specificato, a verificare il corretto funzionamento di tutte le unità coinvolte nell’incidente nonché delle infrastrutture, ma anche gli aspetti connessi allo stato dei luoghi dove si è verificato l’incidente.

A tal proposito il personale del Noif (Nucleo Operativo Incidenti Ferroviari) ha condotto un sopralluogo coadiuvato nella logistica dagli agenti della polizia ferroviaria, da cui sono emersi i primi elementi sulla dinamica del disastro, che sarà ulteriormente approfondita. Si sta lavorando anche per ascoltare non solo i passeggeri che si trovavano sul convoglio al momento dell’incidente ma soprattutto il macchinista, che ora è ricoverato all’ospedale di Rossano. Dal loro racconto gli inquirenti sperano di ottenere utili elementi per ricostruire l’accaduto.

Intanto, il pubblico ministero titolare del fascicolo di inchiesta, Veronica Rizzaro, ha dato il via libera per il dissequestro della salma della capotreno Maria Pansini, non ritenendo di dover procedere con l’autopsia. Il funerale della donna sarà celebrato domani pomeriggio nella chiesa di Santa Teresa a Giovino di Catanzaro.

Sono giunti a Corigliano-Rossano i familiari dell’autista marocchino che viveva e lavorava nel Salernitano con la famiglia da tempo ed era ormai parte integrante della comunità. Anche la ditta per la quale lavorava, proprietaria del mezzo, era della città campana.