Lamezia, Italo Reale: “Nessun progetto chiaro della Regione sul futuro di Sacal”

Lamezia Terme – “Continua l’assalto alla diligenza del centrodestra al Consiglio regionale. Dopo l’Azienda zero e la volta della Sacal”. ad affermarlo Italo Reale, che aggiunge: “Con una relazione francamente ridicola di quasi cinque righe (che dovrebbero spiegare cosa si vuol fare con questa legge) abbiamo in visione un articolato di 6 articoli (compresa l’entrata in vigore) dal quale si comprende che la Regione vuole rilevare i privati dalla gestione della società che gestisce gli aeroporti calabresi. Qui è il punto centrale ma nessuno spiega perché e per fare che cosa”.

Secondo Reale “non si tratta di rispondere “per favorire lo sviluppo turistico e dei trasporti calabresi” saremmo alla solita aria fritta perché quello che vorremmo capire quali sono i programmi ed i progetti della Regione su una rete di trasporto areo che appariva sovradimensionata già prima del Covid. Sia chiaro, sono assolutamente d’accordo che il pubblico abbia la maggioranza nella Sacal ma i privati, in questo caso, sono rappresentati anche da un imprenditore locale che ha sviluppato un’azienda di successo. Quindi, se il pubblico deve garantire le finalità collettive, e quindi il sistema della mobilità calabrese e l’accessibilità alla Regione, il privato ha interesse che i conti siano a posto, che l’organizzazione sia efficiente e produca, se non profitti, almeno pochi debiti”.

“Se i privati – aggiunge – decidessero di non vendere cosa farebbe la Regione, proporrebbe un prezzo fuori mercato o un esproprio impossibile sia dal punto della legittimità che di quello del quadro complessivo della tutela della concorrenza. L’impressione è che la Giunta Occhiuto intenda ricostruire quel sistema di Enti sub Regionali inutili che hanno prodotto solo debiti e che oggi o sono stati liquidati o sono addirittura falliti. Carrozzoni clientelari che spenderanno i fondi di investimento previsti e naufragheranno nei costi di gestione. Mi sia permessa una considerazione finale, anche una Giunta di centrosinistra non all’altezza dei bisogni della Calabria (e non solo per causa sua) è migliore delle più ”moderne” Giunte di centrodestra che ricordano clamorosamente i peggiori difetti della Prima Repubblica”.