Lamezia, sgomberati alloggi popolari occupati a Savutano

Lamezia Terme – Si è conclusa con uno sgombero pacifico l’occupazione degli appartamenti della palazzina di edilizia sociale di nuova costruzione in via Cianflone, nel quartiere di Savutano, occupati e sgomberati già nel febbraio scorso. Dopo diverse ore di mediazione da parte degli uomini della Uigos della polizia e di concerto con tutte le forze dell’ordine presenti, la situazione si è risolta senza l’utilizzo di uno sgombero forzato.

Le occupazioni da parte di una cinquantina di persone, prevalentemente nuclei familiari, pare di etnia rom e non, erano cominciate questa mattina presto. Sul posto, la Polizia Locale con il comandante Salvatore Zucco, i Carabinieri con il comandante Pietro Tribuzio, la Guardia di Finanza e la Polizia di Lamezia, con il primo dirigente Marco Chiacchiera che ha cercato di dialogare con le famiglie occupanti, capirne le problematiche e cercare di farli desistere dalle loro intenzioni. Per entrare nello stabile gli occupanti avevano forzato il catenaccio che bloccava il cancello principale e sostituito con uno nuovo, che gli operai del Comune hanno poi provveduto a rimuovere. L’immobile, tra l’altro, è ancora privo degli allacci di luce ed acqua.

Gli occupanti rivendicavano il loro diritto ad avere una casa: una richiesta che hanno così concretizzato perché, secondo coloro che hanno intrapreso l’azione, la struttura da tempo sarebbe rimasta vacante e gli alloggi, nonostante il completamento, non sarebbero stati assegnati. Per questa palazzina, però, rispetto ai tradizionali alloggi di edilizia popolare di competenza dell’Aterp, bisogna attenersi ad una nuova graduatoria, con preferenze per categorie come quella delle ragazze madri, giovani coppie, studenti fuori sede, anziani e anche una percentuale per lavoratori extracomunitari. Per le abitazioni è previsto un canone fisso di circa 200 euro al mese.

Il dirigente Chiacchiera, che ha seguito la questione, ha spiegato che è stata intrapresa una trattativa pacifica, cercando di mediare la situazione, con una lunga trattativa pacifica, soprattutto per la presenza di molti bambini nella struttura. “Abbiamo fatto capire loro che violare la legge non sarebbe servito a nulla” ha dichiarato il dirigente del Commissariato lametino, soddisfatto per le modalità di azione di tutti coloro che hanno cercato di risolvere la trattativa nel migliore dei modi.

Nel febbraio scorso si era presentata una situazione simile, nel pomeriggio di un sabato quando la stessa palazzina era stata occupata dopo l’annuncio della prossima assegnazione degli alloggi. Ore di tensione e di trattativa avevano portato allo sgombero delle famiglie e la palazzina di edilizia sociale era stata sottoposta a sorveglianza h24. Probabilmente gli occupanti in questo caso, hanno approfittato del momento di “vacatio” al Comune per intraprendere l’azione.

Fonte: Il Lametino