L’Arcomagno richiede tutela e salvaguardia non feste e passerelle

L’Arcomagno richiede tutela e salvaguardia, non festeggiamenti e passerelle

Sin dal 2001 il sito dell’Arcomagno è stato interessato da  ordinanze di chiusura e di interdizione  da mare e da terra per un incombente pericolo di caduta massi. Malgrado ciò,  il sentiero pedonale e gli accessi che portano  al  sito sono  stati sempre lasciati aperti e l’Arcomagno  in questi anni è stato continuamente visitato ininterrottamente fino ad oggi.

A seguito di  un finanziamento di € 375.000,00  circa  messo a disposizione dalla Regione Calabria per un progetto presentato dal Comune di San Nicola Arcella,  da pochi giorni sono stati ultimati i  lavori di messa in sicurezza  . Dopo quasi 20 anni sono state ripristinate dunque le condizioni di sicurezza che consentono ai  visitatori di accedere a tale sito in condizioni di tranquillità.

L’Amministrazione comunale ha indetto per oggi 5 agosto  festeggiamenti per il ripristino del sentiero Arcomagno  alla presenza del Presidente della Regione e delle autorità civili e militari.

A nostro parere l’Arcomagno non ha bisogno né di festeggiamenti né di passerelle, ma se tutto ciò serve almeno per evidenziare la preziosità di un sito che ha bisogno oltre che della messa in sicurezza, anche  e soprattutto di precise misure di tutela e di attenzione per evitare l’abbandono e quindi l’inevitabile degrado per un afflusso incontrollato e spesso irrispettoso, che allora si festeggi pure, e si compia il rito propiziatorio dovuto alla politica.

Nel frattempo noi  stiamo ancora aspettando  l’Ordinanza preannunciata dalla Sindaca Mele più di un mese fa contenente il divieto di accesso alle imbarcazioni, il divieto di collocare ombrelloni, sdraio e simili, divieto di BIVACCO  e ACCAMPAMENTO e tanto altro. Francamente pensavamo che tale ordinanza, più importante ed urgente di qualsiasi  festeggiamento,  fosse stata già opportunamente predisposta e resa operativa   con l’apertura ufficiale del sito, ma allo stato non ve ne è traccia all’albo pretorio del comune, malgrado si è in pieno afflusso turistico al luogo.

Sin da ora Italia Nostra preannuncia la sua iniziativa diretta ad ottenere  che l’Arcomagno non venga più abbandonato a se stesso, che venga assicurata una fruizione controllata e sostenibile rapportata alla fragilità del sito, che non vi siano più bivacchi o attendamenti al suo interno, insomma che al sito naturalistico venga assicurato e garantito quel rispetto e decoro che esso merita e che la tutela paesaggistica richiede.

Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino