Latitanza Matacena, Sgarbi accusa la Dda di Reggio: “Intercettazioni abusive su Speziali”

Vincenzo Speziali e l'ex ministro Scajola

Vittorio Sgarbi ha presentato oggi una interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’Interno, degli Esteri e di Grazia e Giustizia, in merito alla latitanza di Amedeo Matacena e al viaggio in Libano di Marcello Dell’Utri, sostenendo che la Dda di Reggio Calabria, attraverso le azioni del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, avrebbe commesso abusi, e addirittura avrebbe violato la sovranità nazionale del Libano, quando, “tramite personale di forze dell’ordine di stanza presso la nostra ambasciata a Beirut” – si legge nel testo della interrogazione – avrebbe ordinato appostamenti presso la residenza del signor Vincenzo Speziali, imprenditore indagato nell’inchiesta, o anche “sottoponendo ad intercettazioni telefoniche (anche queste abusive), in violazione delle reti di telecomunicazioni libanesi, non solo le utenze di Speziali ma anche quelle della consorte Joumana Raymond Rizk (cittadina libanese)”.

Secondo Sgarbi, inoltre, sempre il Pm Giuseppe Lombardo (“che, per inciso – dice- si è sempre rifiutato d’interrogare il signor Speziali, nonostante ripetute richieste dei suoi legali)” piuttosto che procedere all’archiviazione dell’indagine, avrebbe tenuto “sospeso” l’indagato, “senza alcuna ragione, per ben 4 anni, costringendolo, perché potesse ritornate in Italia, a patteggiare una pena per un reato inesistente, oltre che mai commesso, nonostante fosse dimostrata la sua completa estraneità ai fatti”.

Per tutti questi motivi Sgarbi ha chiesto al ministro di Grazia e Giustizia di disporre una ispezione presso la Dda della Procura di Reggio Calabria “per verificare le gravi condotte poste in essere dal sostituto procuratore Giuseppe Lombardo”. Inoltre ha scritto ai ministri degli Esteri e dell’Interno per sapere “quali provvedimenti siano stati adottati nei confronti dell’ex Capocentro dei Servizi Italiani negli Emirati Arabi, il colonnello Paolo Costantini, e de vice questore aggiunto Paolo Guiso del Centro Operativo della Dia di Roma, quali incarichi gli stessi ricoprono attualmente e se, alla luce della relazione d’indagine a carico del signor Speziali, risultata infondata, ritengano compatibile la loro permanenza all’interno di strutture delicate quali sono i nostri Servizi e la Dia”.