Le cantate di Adolfo Foggetti: sale scommesse, estorsioni e carabinieri infedeli

Adolfo Foggetti si canta tutto su sale scommesse, estorsioni e carabinieri infedeli.

L’ufficio dà atto che viene mostrato al collaboratore di giustizia un album fotografico contrassegnato dal nr. 1 e collezionato dal Nucleo Investigativo carabinieri di Cosenza composto da nr. 1 pagina e nr.2 effigi fotografiche. Il collaboratore di giustizia dichiara che la foto nr.1 è quella di Pasquale il “carabiniere di Paola”, di cui aveva fatto riferimento in un pregresso interrogatorio, laddove aveva evidenziato i suoi rapporti con i Foggetti gestori delle giostre installate a Paola nel periodo estivo. Oltre a quanto già espressamente riferito nel precedente interrogatorio. La foto nr. 2 impersona il carabiniere di nome Cristian “il napoletano” di cui ho già parlato precedentemente allorquando è stato trattata la posizione di F. B. Si da atto che il presente fascicolo è parte del presente verbale.

In relazione ad episodi di estorsioni messi in atto dai fratelli S. di Amantea sono a conoscenza, poiché appreso da G. e F. S. (fratelli) che tra le vittime di estorsioni vi era l’Hotel Mediterraneo, dove ho alloggiato unitamente a Daniele Lamanna allorquando mi recai ad Amantea nel periodo intercorrente tra i mesi di maggio e giugno del 2014. Ricordo altresì sempre per averlo appreso dai fratelli G. e F. S. che tra le vittime di estorsione figuravano altresì le bancarelle allestite in occasione della fiera che si tiene ogni anno per la festività dei defunti. Tale estorsione veniva chiusa per una cifra che va dai 4.000 ai 5.000 euro.

In merito alla domanda che l’ufficio mi pone riguardo F. P., posso dire, poiché conosco quest’ultimo sin dall’infanzia, che F. P. è un affiliato al clan facente capo ad Ettore Lanzino sin dall’anno 2008, ovvero all’atto della scarcerazione del medesimo. So questa circostanza per averla appresa da mio cugino Marco Foggetti il quale me l’ha riferita durante un colloquio effettuato all’interno del carcere di Lecce, nel quale io ero recluso per la rapina ai portavalori.

Nel corso di un colloquio in particolare Marco Foggetti mi riferiva che F. P. era l’autista di Ettore Lanzino. So che nell’anno 2011, per averlo appreso da U. D. P., il F. P. spacciava cocaina per conto di U. D. P. Sono a conoscenza altresì per averlo appreso direttamente dai fratelli F. e D. P., che quest’ultimi gestiscono diverse agenzie di scommesse tra Rende e Cosenza. Tra queste posso indicare una ubicata nei pressi del centro commerciale “IPERSTANDA” data in gestione a C. M.

Un’altra a Commenda prima del bar Mary sulla destra, gestita da un ragazzo robusto, alto quanto me, ovvero 170 cm, molto vicino a F. P. Allo stato non ricordo altri centri scommesse gestiti dai fratelli P. anche se sono a conoscenza da tale O. che gestisce anche un centro scommesse in viale delle Repubblica a Cosenza. Ma anche dagli stessi fratelli P. , che nello specifico settore loro adoperavano una sorta di imposizione per la gestione di scommesse da siti ben definiti dei quali, per le mie scarse capacità tecniche, non so indicarvi perfettamente le modalità. Sono a conoscenza che dopo l’uscita dal carcere di M. G., avvenuta nel mese di dicembre 2013, F.P, era divenuto uno dei suoi uomini di fiducia. So questa circostanza poiché ho personalmente visto in numerose occasioni proprio M. G. in compagnia di F.P. Non conosco il nome con il quale è soprannominato F.P.

Con riferimento all’omicidio Marchio so che esso si inquadra nell’ambito della guerra di mafia dell’anno 1999-2000, guerra tra i Bella-Bella e Lanzino. Con riferimento all’omicidio Sena, quando uscii dal carcere nel 2010 parlai con U. M., il quale vedevo distaccato da noi e dal gruppo Lanzino e cercavo in qualche modo di farlo riavvicinare ma egli mi diceva:” Io a tavola con loro non mi ci siedo”. Facendo riferimendo al gruppo Lanzino/Presta che a suo dire avrebbe assassinato Antonio Sena.

(2 – Fine)