Le cantate di Marco Massaro: pusher e rapine

Marco Massaro

Oggi siamo in grado, in anteprima mondiale, di farvi leggere le dichiarazioni, fresche fresche, del nuovo pentito Marco Massaro. Pentimento avvenuto all’indomani degli arresti, in cui lui è coinvolto, dell’operazione “Job Center”.

Marco cinguetta che è una bellezza. Si canta tutto. Dalle rapine al giro di droga. Nomi cognomi e codici fiscali.

Massaro Marco dichiara:

“Intendo rispondere e non intendo avvalermi della evidenziata astensione di dichiarazioni nei confronti dei prossimi congiunti”. Conseguentemente dichiara quanto segue: “Ho intenzione di collaborare con la giustizia e, per tali motivi, di seguito vi evidenzierò alcune circostanze ed episodi”.

“Ho fatto parte di un gruppo criminale dedito alle rapine, composta da me, da D.N., di circa 25 anni, abitante in Castrolibero; M. G., di circa 25 anni, anch’esso di Castrolibero; M. T., di circa 25 anni, abitante in Cosenza in via degli S.; A. B. di circa 30 anni, abitante anch’egli in via degli S. In alcune occasioni si è aggiunto A. Z., abitante in Castrolibero e ciò con funzione di autista.

Tra le tante rapine fatte di cui sono in grado di fornirvi una precisa disamina, posso citare quelle perpetrate in due occasioni, presso la gioielleria posta all’interno del centro commerciale “ I due fiumi” di Cosenza. Tali rapine, perpetrate a distanza di circa un mese una dall’altra, sono avvenute nell’anno 2011/2012 e, comunque prima che fossi arrestato, nell’ottobre del 2012, per uno scippo a Cosenza.

Con lo stesso gruppo, pur con alternanza di ruoli e presenze nei singoli casi, abbiamo perpetrato negli anni dal 2009 al 2012, una serie di rapine ai supermercati cosentini e in altri esercizi commerciali. Devo precisare che il nostro gruppo doveva dare conto a Rango, capo della cosca degli zingari di Cosenza, nel senso che in alcune occasioni chiedevamo il preventivo assenso ovviamente versando a lui la percentuale dei proventi pari – in genere – al 30%, mentre in altre occasioni, pur operando senza un preventivo assenso, al termine della rapina ci recavamo sempre da Rango per corrispondere la percentuale anzidetta.

Sono altresì dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina ed hashish, ed in tal senso posso affermare che lo spaccio di stupefacenti è attualmente gestito da A. C. e R. P.

Sono a conoscenza di tale circostanza per averla appresa da M. R., soggetto abitante in una frazione di Rende, il quale mi rifornisce sistematicamente di cocaina, per un quantitativo di circa 50 grammi con una periodicità mensile.

La citata posizione di A. C., invece, mi è stata riferita da G. Z. di Rende e G. S. abitante in Settimo di Montalto, che attualmente gestiscono la maggior parte delle piazze di spaccio in Cosenza e Rende per conto dello stesso A. C.

I due mi riforniscono con una cadenza quasi giornaliera di una decina di grammi di cocaina e con una cadenza settimanale di circa mezzo chilo di hashish. La cocaina viene da me pagata a 60/70 euro al grammo e rivenduta a 100 euro al grammo mentre l’hashish viene acquistato a 2/3 euro al grammo e rivenduto a 6/7 euro al grammo. Tornando ad A. C. e a R. P. , li ho visti un paio di volte insieme allorquando ho accompagnato M. R. ad un incontro con loro nella piazzetta del Melì-Melò di Roges di Rende.

In dette occasioni, fra l’altro, venivamo raggiunti da Z. e da S. Ciò avveniva due mesi fa. A seguito degli arresti negli ultimi mesi, sono altresì a conoscenza che R. P., per conto della cosca Lanzino, sta gestendo le estorsioni a Cosenza. Ho appreso tale circostanza da D. T., mio intimo amico, abitante in via degli S., il quale mi ha confidato che, per conto di R. P., di recente – nel mese di maggio o giugno del 2015 – ha collocato due bottiglie incendiarie e una tanica di benzina nei pressi di altrettanti esercizi commerciali di Cosenza, ovviamente allo scopo di perpetrare estorsioni.

Sono a conoscenza, per averlo appreso direttamente da A. I. che quest’ultimo gestiva lo spaccio di droga per conto di R. P. Mi ha anche detto che era stato fidelizzato da F. P.