Lettera aperta a Palla Palla (di Emanuele Lupo)

Mauro D'Acri e Palla Palla

Lettera aperta al presidente della Regione Calabria

Caro presidente Oliverio, ci conosciamo da tempo ma non so se si ricorda di me. No, non abbiamo mai cenato insieme e non sono mai venuto a chiederle piaceri, non sono nemmeno iscritto al suo partito.

Sono un ragazzo basso di statura che da anni lotta contro un mostro alto che si chiama elettrodotto “Laino – Feroleto- Rizziconi” di proprietà di Terna Spa che attraversa le frazioni di Pianette e Lucchetta del comune di Montalto Uffugo.

Dovrebbe ricordarsi di cosa parlo, fu lei stesso, quando sedeva sugli scranni della Provincia di Cosenza a dichiarare che si trattava di una criticità importante. Allora fece Ponzio Pilato con la scusa che la Provincia non aveva la competenza e che doveva intervenire la Regione.  Oggi, se non erro, il presidente della Regione Calabria è proprio lei. Quindi ora, con la sua elezione è divenuto anche l’organo competente.

Sono però due anni che le chiediamo un incontro senza avere nessuna risposta. Questo suo atteggiamento ci preoccupa molto, presidente. Forse, se avesse sentito i cavi dell’elettrodotto friggere a Germaneto o San Giovanni in Fiore allora si sarebbe reso conto del problema e del rischio alla salute di queste popolazioni da lei ignorate.

In fondo, lei rispecchia il modo di fare politica in Italia e in Calabria soprattutto, dove i problemi veri sono fastidi se non vi è un ritorno elettorale. Avevamo chiesto aiuto al sindaco di Montalto, ma le dico la verità, non ci aspettavamo nulla viste le sue doti amministrative e politiche.

Ci aspettavamo tanto invece dal suo consigliere Mauro D’Acri che abita a pochi passi dalle zone interessate e che aveva preso, davanti a tutto il comitato, l’impegno di farci incontrare con lei. Di certo non all’ingresso dell’autostrada come sosteneva lo stesso, ma ad oggi nessuna risposta.

Né in un caldo ufficio né in mezzo alla strada. Dirle che siamo delusi è poco. Poche settimane fa sono stato ascoltato dalla commissione per le petizioni del Parlamento europeo, ed è stato assai paradossale vedere intervenire sul problema i deputati di altre nazioni che nemmeno immaginano dove si trova Montalto Uffugo e non avere nemmeno la possibilità di essere ascoltati da lei.

Per fortuna in Europa esistono persone valide come il suo collega di partito Andrea Cozzolino, eurodeputato, che non ha esitato un solo istante a prendere le difese di queste popolazioni. Ed esistono politici come Laura Ferrara, Eleonora Evi e Eleonora Forenza che non hanno guardato al ritorno elettorale ma hanno capito la problematica e si sono fatte carico del problema come se avessero i tralicci vicino alle loro case.

E lei? Nessun cenno. Se è questa la Calabria che vuole costruire allora possiamo tranquillamente affermare che è meglio fare le valige e scappare altrove. Solo che c’è un problema. Sotto quei tralicci vivono anche dei bambini che ancora non possono fare la valigia e andarsene. Non so come faccia la sua coscienza a stare tranquilla sapendo il rischio che corrono quelle creature. E se uno solo di loro si dovesse ammalare o crescere con la paura di potersi ammalare, sappia che io insieme alle popolazioni che vivono in quelle frazioni la riterremo moralmente responsabile.

Per cui le rinnovo la richiesta di un incontro con la speranza che questa mia non resti lettera morta.  Spero di poter vedere in lei la grinta  e la voglia di giustizia che contraddistingue chi ha avuto un passato da comunista.

Con affetto

Emanuele Lupo

Presidente “comitato insieme per la salute”