Lettere a Iacchite’: “Calabria, la situazione surreale di noi precari legge 12/2014”

Purtroppo, tutte le speranze riposte nella nuova Giunta regionale si sono infrante con la brusca ed ingiustificata frenata che è stata registrata nei giorni scorsi.

Nel momento in cui la Giunta si è riunita lo scorso 26 novembre per deliberare l’atto che avrebbe consentito non già la prima contrattualizzazione dopo 6 anni e 10 mesi di attesa senza alcuna forma di contrattualizzazione né di sussidio, bensì l’avvio dell’iter amministrativo volto alla mera pubblicazione di una manifestazione di interesse finalizzata alla ricognizione dei lavoratori che ancora oggi mantengono il requisito di accesso per una prima contrattualizzazione, la decisione, su input dell’assessore al Bilancio Franco Talarico, è stata sospesa sul presupposto di acquisire un approfondimento tecnico dal Segretario Generale.

Successivamente, nella riunione del 30 novembre, la Giunta assume una nuova decisione ovvero quella di chiedere parere al Consiglio Regionale. Tutto questo appare un rimbalzo di responsabilità che è ben lontano dalla nostra speranza di essere riscattati da questa ingiustificata agonia che viviamo da quasi sette anni.

Questa situazione ci getta nuovamente in uno stato di grande preoccupazione, tenuto conto che i tempi tecnici per definire tutte le procedure amministrative sono di per sé non brevi.

Il rischio concreto è che si blocchi tutto con le nuove elezioni; il rischio è dovere attendere l’insediamento di una nuova Giunta che avrà i suoi tempi per comprendere le procedure e portarle a conclusione.

Per questo motivo, chiediamo una presa d’atto e soprattutto una presa di coscienza per questa situazione che vede coinvolti 208 lavoratori con le proprie famiglie, che da anni stanno vivendo in una situazione di ingiustificata precarietà, oltre che di disagio morale ed economico, acuita ancor di più dall’emergenza Covid 19 che il nostro Paese sta attraversando.

Ricordiamo che il nostro bacino fa parte del bacino unico della LR 12/2014 e che il nostro bacino è l’unico rimasto fuori, l’unico che ha visto un’istruttoria protrattasi per quasi sette anni, l’unico che per sette anni si è visto negare una qualsivoglia forma di contrattualizzazione e che non trova – ancora oggi -un dignitoso epilogo, considerato che comunque la prima contrattualizzazione accordata al tavolo sindacale è ben lontana dal superamento del precariato che la LR 12/2014 si prefigge, essendo rappresentata dalla proposta di un contratto part time (!!) subordinato a risorse PAC.

Noi lavoratori della Legge 12/2014 stiamo vivendo una situazione surreale, che possiamo paragonare metaforicamente ad un “fermo immagine del podista sulla linea del traguardo, fermo immagine che come nelle vecchie pellicole di una volta, se resta troppo tempo fermo, rischia di bruciare la pellicola e con esso tutto il film”!

I Lavoratori Precari Legge 12/2014