Lettere a Iacchite’: “Corap, spese legali incontrollate oltre i 400 mila euro!”

Gentile giornalista,

nell’apprezzare il suo lavoro sul Corap che sta facendo emergere pian piano il clientelismo e lo schifo fatto da amministratori e dirigenti La invito a porre attenzione ad altre tre questioni che sono certo essere di rilievo nella battaglia che sta portando avanti. Mi riferisco alle spese per i legali interni, al calo di fatturato sulla depurazione e al costo delle spese di funzionamento degli impianti in relazione ai ricavi prodotti dagli stessi.
Una lettura del regolamento per la disciplina del funzionamento dell’avvocatura, della rappresentanza e difesa approvato con Decreto n. 47/2017 (il decreto col relativo regolamento allegato è pubblicato sul sito istituzionale) le chiarirà molti aspetti dello schifo sulle spese legali incontrollate. Scoprirà che il costo che il Corap sta sostenendo e sosterrà per i compensi ai legali interni sono ben più alte degli oltre 400 mila euro da lei accertati per le consulenze.

Se consulta l’area “Delibere” del sito istituzionale scoprirà una cose molto interessante: gli incarichi ad avvocati esterni vengono retribuiti sulla base della tariffa minima ulteriormente diminuita del 20% mentre gli incarichi agli avvocati interni vengono retribuiti con tariffa media (che è decisamente più alta della tariffa minima) e al netto delle imposte (all’avvocato esterno il compenso è al lordo delle imposte) con l’aggravante che l’avvocato interno usa le strutture e gli strumenti del Corap ed ha uno stipendio e i rimborsi spese mentre un avvocato esterno deve pagarsi gli strumenti oltre che le spese di studio.

C’è da domandarsi perché i vari commissari scelgono “deliberatamente” di assegnare la difesa a un legale interno se questo incarico costa molto di più nel caso che lo stesso incarico fosse conferito a un legale esterno? Perché in una situazione di crisi finanziaria il commissario non revoca in autotutela tutti i compensi accessori dei legali interni lasciando solo lo stipendio e i rimborsi spese?
E non mettiamo l’accento su tutti gli atti assunti per produrre compensi agli interni in modo poco ortodosso come per esempio gli incarichi conferiti senza necessità ovvero le riassunzioni. Il tutto pubblico e visionabile consultando gli atti presenti nell’area “Delibere” del sito istituzionale.

Un altro elemento che la inviterei a esaminare è il continuo calo del fatturato dell’attività depurativa di Vibo Valentia e la percentuale di utilizzo della capacità degli impianti. La continua diminuzione del fatturato è voluta o è un effetto delle strategie di mercato degli altri soggetti che operano nell’area? E sono state analizzate le cause e messe in campo azioni volte a una migliore competitività e un maggiore utilizzo degli impianti visto il basso margine di uso attuale?

Il fatturato annuo del Corap ammonta a circa 10 milioni di euro e i costi di gestione attuali sono pari a circa 13 milioni di euro: è palese che dal punto di vista economico la situazione non è di default se si considera che il costo del personale è in diminuzione (diminuzione stimate di circa 1,5 milioni entro il 2024 per i pensionamenti e per la mobilità dei dipendenti), mentre i costi di gestione rappresentati principalmente dai costi sostenuti per la manutenzione e gestione di alcuni depuratori del Corap (circa 5.000.000,00) possono essere razionalizzati al punto da potere ipotizzare il raggiungimento del pareggio fra ricavi e costi. Questo per evidenziare che il costo per il personale non è certo il costo preponderante… Chi ha orecchie per intendere, intenda…

Lettera firmata