Lettere a Iacchite’: “Cosenza, da angeli del Covid a numeri da smaltire”

Buongiorno,

siamo gli infermieri impegnati dall’Asp di Cosenza durante l’emergenza Covid-19 nelle USCA. Come sicuramente è a vostra conoscenza noi abbiamo lavorato con un contratto co.co.co., illegale per la sanità pubblica, con la promessa da parte dei vertici aziendali di una riconversione contrattuale, che per alcuni è avvenuta, ma non grazie all’azienda, ma bensì alla presenza di pochi di noi in una graduatoria attiva, che ha permesso la trasformazione del contratto da co.co.co. a tempo determinato. Molti di noi purtroppo, non presenti nella graduatoria, al 31/12 rimarranno fuori.

Ma soprattutto, rimarremo fuori dalla stabilizzazione. Noi tutti abbiamo i requisisti (l’articolo 268 della legge 234 del 2021), i famosi 18 mesi di cui 6 in emergenza. Ma la Regione Calabria ha pensato bene di non tenere in considerazione i contratti co.co.co. Quindi siamo passati dall’essere EROI a numeri da smaltire. Le scriviamo questa mail, perché Lei è sempre dalla parte del cittadino, del lavoratore, dà voce a chi viene “imbavagliato”.  In allegato troverà una lettera aperta indirizzata al Presidente Occhiuto e  che vorremmo che leggesse. domani,15 novembre, andremo a protestare davanti la cittadella regionale, insieme ai colleghi delle altre provincie che hanno ricevuto il medesimo ben servito.

La ringraziamo della sua disponibilità e di tutto quello che fa e che farà per le persone oneste e senza voce. Di seguito, il testo della lettera al presidente. 
Grazie

GLI INFERMIERI CO CO CO

Caro Presidente,

non saremmo mai voluti arrivare a scriverLe queste parole. Siamo noi gli Angeli del Covid! Si, gli Eroi della pandemia o come vuole ricordarci Lei. Siamo stati reclutati e scesi in trincea senza paura, per mero senso civico, per amore verso il prossimo, perché, senza giri di parole, noi siamo INFERMIERI. Abbiamo rischiato le nostre vite, quelle dei nostri figli, dei nostri cari, per combattere questa maledetta “guerra”. Per farLe capire chi siamo, Le diciamo che noi abbiamo guardato negli occhi il nemico senza mai arretrare di un metro. Quando la gente era nel panico eravamo là, quando stava male eravamo là, quando era sul letto di morte eravamo là, eravamo i soli a poter fare da scudo dall’imponderabile. Noi siamo ancora qui, a battagliare, a farlo con l’entusiasmo, la passione e l’abnegazione del primo giorno.

Caro Presidente, noi PRECARI, si, perché se Lei non ne fosse a conoscenza noi siamo PRECARI, senza alcuna tutela da parte delle istituzioni, perché abbiamo un contratto CO.CO.CO. esso non prevede nessuna tutela, e vorremmo sottolineare la parola NESSUNA. Ci spieghiamo meglio con degli esempi: il nostro contratto non prevede la malattia, non prevede ferie, non prevede infortuni e neanche una copertura da danno biologico, ASSURDO VERO? Ci hanno sempre promesso che avrebbero cambiato il nostro contratto, per avere quelle tutele che in ogni paese civile che si rispetti da ai propri lavoratori. Dopo numerosi rinnovi e a distanza di oltre due anni, abbiamo ricevuto solo promesse, fumo negli occhi, nessun atto concreto. Le possiamo fare una confidenza? Se ci avessero detto sinceramente dal primo giorno che non avremmo avuto nessuna tutela e nessun diritto, sa cosa avremmo fatto noi? Saremmo scesi in campo lo stesso! In questi anni di Pandemia, molti di noi sono caduti, tanti hanno avuto bisogno d’aiuto e dov’era lo stato, dov’era la regione, dov’erano le istituzioni, noi abbiamo curato le nostre ferite da soli.

Il 31/12/2022 i nostri contratti “illegali”, si perché i CO.CO.CO. nella sanità pubblica sono vietati dalla legge italiana, scadono definitivamente e gli EROI del Covid vengono abbandonati. La storia ci ha insegnato che i soldati dopo il loro valoroso servizio venissero premiati con delle medaglie, ci avete sbattuti fuori e chiuso la porta in faccia. Ma carissimo Presidente, un modo ci sarebbe, e questa volta è del tutto “legale” viste che l’articolo 268 della legge 234 del 2021 prevede che, chi ha lavorato per 18 mesi nel periodo che va dal 01/01/2020 Al 30/06/2022 di cui almeno 6 mesi siano stati effettuati nello stato di emergenza, debba essere stabilizzato.

Presidente, Lei che tiene tanto alla salute dei Calabresi, Lei che premia i meritevoli, Lei che è per una Regione finalmente meritocratica, ci cucia addosso questa meritata medaglia!

Firmato

GLI ANGELI DEL COVID