Lettere a Iacchite’: “Cosenza e provincia, servizio 118 ormai fuori controllo: alzare la voce contro l’Asp”

Il servizio 118 fuori controllo

Oggi è la Giornata internazionale dell’emergenza ed è il giorno giusto per parlare delle tante criticità del sistema emergenza territoriale 118 della Provincia di Cosenza. Ricordiamo che il 118 è un sistema che gioca un ruolo importantissimo nella gestione di pazienti critici che hanno bisogno di un intervento immediato. In questo anno e mezzo di pandemia il personale del 118 è stato sempre in prima linea nel gestire una situazione che almeno nelle prime fasi era totalmente fuori controllo.

Ma ad oggi non c’è nessun segnale da parte della Direzione Aziendale dell’Asp di voler affrontare e sopperire alle tante criticità che penalizzano il mantenimento di quei livelli standard qualitativi di cui questo servizio necessita.

Ne elenchiamo alcuni per maggiore comprensione.

Sono ormai mesi che si registra la mancanza del medico su alcune postazioni territoriali: Cariati, Rossano, Corigliano, Cassano e Trebisacce sono attualmente quelle che registrano il più alto numero di turni scoperti della figura del medico. Ma non basta in alcuni casi come è accaduto alla postazione di Scalea era presente solo l’autista. Il Punto di Primo Intervento dell’ospedale di Cariati rischia la chiusura per carenza di personale medico.

Ambulanze che hanno superato abbondantemente i 300mila chilometri e che necessitano ogni giorno di manutenzione per mantenerle in vita.

Il Direttore Dr. Riccardo Borselli non sembra avere la sufficiente autorevolezza per imporre che si corra ai ripari. Anzi mantiene un atteggiamento spesso ossequioso nei confronti dei vertici aziendali snaturando il suo ruolo di direzione di un servizio che ben altro comportamento la situazione imporrebbe.

La stagione estiva è ormai alle porte in questa condizione il servizio tutto rischia di implodere con grave danno per la tutela della salute dei residenti e dei turisti. Diventa urgente avviare un piano che affronti la grave carenza di medici e infermieri non c’è più tempo. Chi ha la responsabilità di questo servizio faccia sentire la sua voce. Rimaniamo in attesa di quelle risposte da parte delle Istituzioni sanitarie che finora sono mancate.

Lettera firmata