Lettere a Iacchite’: “Cosenza e Rende. Tutti i miei dubbi sull’esplosione dei ristoranti Sushi all you can eat”

Buongiorno,

ho notato l’esplosione di moltissimi ristoranti giapponesi che propongono la formula all you can eat nella zona Cosenza e Rende.
Al di là delle ovvie considerazioni commerciali sul margine e sui guadagni eccetera, mi piacerebbe essere sicuro di alcune cose.

Innanzitutto vorrei essere sicuro che i Comuni (Ufficio SUAP), a seguito di pratica di esercizio di vicinato per attività di ristorazione, abbiano operato tutti i controlli necessari ed obbligatori.
Poi, vorrei essere sicuro che i preposti uffici Asp abbiano effettivamente verificato che all’interno delle cucine fosse tutto a norma, e che fossero presenti tutte le macchine necessarie ed obbligatorie (mi riferisco principalmente all’abbattitore).
Poi ancora, vorrei essere sicuro che il preposto personale dei Carabinieri operi controlli periodici e regolari, specialmente durante l’orario di pranzo e cena.

Purtroppo, ahimè, non sono sicuro di nulla di quanto sopra detto.
Ed allora, non posso che inginocchiarmi sui ceci ed pregare a mani giunte gli uffici di cui sopra affinché, presi dalla pietà per questi poveri ristoratori di origine orientale che potrebbero finire in galera, riescano ad operare gli opportuni ed OBBLIGATORI controlli al fine di evitare che qualche cliente finisca in ospedale o all’obitorio per intossicazione alimentare.

Perché è vero che il ristoratore è artefice del proprio destino, e che se mi intossica va in galera, ma è altrettanto vero che lo stato dovrebbe controllare il ristoratore, proprio per evitare che questi mi intossichi.

E quando morirò intossicato perché l’ambulanza arriverà con a bordo una ciotolina di salsa di soia invece che con un medico laureato e titolato di chi sarà la responsabilità? Del ristoratore, dell’ufficio Suap, dell’Asp, dei carabinieri, o della salsa di soia?

Dai ragazzi, andiamo a controllare ! A me il sushi piace molto, ma non vorrei rimanerci secco!

Lettera firmata