Lettere a Iacchite’: “Cosenza, Fondo Povertà: il Comune non paga gli assistenti sociali”

Con la presente intendo segnalare una spiacevole situazione che si è determinata e si protrae a discapito dei professionisti del “Fondo Povertà”, un fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale che, nel Comune di Cosenza, vede impegnati 14 assistenti sociali titolari di partita IVA e altre figure professionali.
Il Comune di Cosenza è assegnatario di suddetti fondi, vincolati al finanziamento dei progetti e quindi alla retribuzione dei professionisti di cui sopra ma nei fatti non ha corrisposto loro le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2020 e gennaio 2021.

Nonostante ciò i professionisti incaricati hanno comunque assicurato i servizi alla collettività, garantendo il funzionamento non soltanto nel Settore 6 Welfare ma anche di tutti gli altri uffici di servizio sociale dell’ambito territoriale, nonché i servizi afferenti a tutti i settori (anziani, minori, adulti in difficoltà, disabili, immigrati ecc.).
E’ da segnalare l’assenza della Ragioneria del Comune di Cosenza e del dirigente Avv. Francesco Giovinazzo che, a quanto pare, non sapendo come uscire da questo immobilismo, si sottrae alle proprie responsabilità. Lo stesso ha ben pensato di affiancarsi un tecnico esterno per il quale è già previsto impegno di liquidazione come è facilmente riscontrabile sul sito del Comune di Cosenza consultando le determine. In tutto ciò i commissari dove sono?

Nonostante il dissesto non possono essere loro, i professionisti, a pagare le conseguenze e ad essere gli ammortizzatori del malessere della popolazione anche perché trattasi di fondi vincolati. Oltre al lassismo dei sindaci dell’ambito territoriale che ad oggi appaiono silenti rispetto alla questione, i professionisti sono anche messi alla gogna dalla stessa amministrazione con dirette facebook da parte di esponenti politici che incitano la popolazione contro di loro. A voi redazione colgo l’occasione per dire che mi è capitato di leggere qualche mese fa un articolo che puntava l’attenzione a favoritismi nell’assunzione di questi professionisti che ad oggi lavorano con spirito di abnegazione da quasi un anno senza ricevere nemmeno un euro. Se davvero fosse così gli hanno fatto un bel “pristigno”.

Lettera firmata