Lettere a Iacchite’. Cosenza, mamma e bimba finiscono in un tombino. Occhiuto omertoso

Se non si vede non esiste.
Ieri sera, tornando a casa (Corso Mazzini), la mia compagna finisce a terra, causa “buco” da tombino aperto sul tanto amato corso cittadino. Aveva in braccio nostra figlia, 1 anno esatto di vita.
Risultato: trauma distorsivo per lei, frattura della tibia e del perone per la bambina.
Poteva andar peggio. Poteva rompersi una gamba la mamma e peggio poteva andare per la bambina. Non voglio pensarci. Non è questo il punto.
La questione riguarda non solo la tenuta del corso principale della città, quanto l’atteggiamento omertoso del caro Primo Cittadino, signor Mario Occhiuto (il signore è un’opera pia).
Ho denunciato quanto accaduto sulla sua pagina Facebook. Per senso civico e responsabilità. Poteva accadere ad una donna anziana con conseguenze ben peggiori.
Occhiuto, nella sua risposta, non accenna neanche a delle scuse. Non ne sente la necessità.
Parla della prossima bitumatura delle strade cittadine, adducendo la caduta ad i crateri stradali formatisi dopo le piogge degli ultimi giorni (fa ridere anche questa).
Fa finta di non capire, non conviene far emergere che anche il suo amato corso pedonale versi in condizioni fatiscenti.
La perla finale.
Il suo ego smisurato lo porta a chiudere entrambi gli occhi, innalzando il suo operato (prima città del Paese per fibra ultra veloce). Non conosce decenza, neanche di fronte l’infortunio accorso ad una bambina di 1 anno. Dopodiché, alla mia ennesima risposta, cancella i commenti. La sua pagina é il suo Eden, il contraddittorio non è ben visto. Niente di male, se non fosse un amministratore. La buona politica passa dalle segnalazioni dei cittadini, dalla coscienza dei funzionari della macchina comunale e dalla presa di responsabilità di quest’ultimi.
Un piccolo uomo, parliamo di questo.
Mario Peluso