Lettere a Iacchite’: “Cosenza, non ne possiamo più di Giacomo Fuoco e dei suoi prestanome”

Giacomo Fuoco

Dott. Carchidi,
Ho una associazione di volontariato e di solidarietà e ci diamo da fare in qualche clinica ed in qualche ospedale nelle varie chirurgie pediatriche e quant’altro. Ebbene, l’anno scorso abbiamo deciso di partecipare ad un bando di gara del Comune di Cosenza per il servizio alla Fiera di San Giuseppe e ci siamo visti tagliati fuori senza un motivo evidente.

Sono però venuto a sapere che le associazioni presenti in Fiera hanno fatto capo ad una certa Cosentino Celeste, che sarebbe la moglie di un istruttore di polizia municipale (Iodice Angelo), fidato collaboratore di Giacomo Fuoco, ispettore di Polizia Municipale e già presidente dell’Associazione GNAT
Questa cosa mi ha fatto veramente arrabbiare perché questo personaggio, il Fuoco, continua a farla sempre da padrone e a guadagnare extra con varie magagne che nessuno denuncia per paura di ritorsioni.

Il Fuoco, che aveva l’associazione GNAT, adesso si nasconde e prende soldi ugualmente mettendo come prestanome la moglie del suo istruttore dei vigili Iodice Angelo.
Sono amico di molti vigili e nessuno parla bene di questo individuo e mi hanno raccontato di numerose sue malefatte ai danni del Comune e dei cittadini.

Spero proprio che dal caso Cirò esca fuori ben altro, come ad esempio il fatto che durante le missioni il Fuoco prendeva le schede carburanti, le compilava a piacimento e vi apponeva sopra i timbri del gestore di benzina sull’autostrada per poi farsi rimborsare…

Sono stufo di essere escluso da ogni partecipazione con il Comune di Cosenza, 26 ragazzi che svolgono servizio di volontariato e avrei potuto dar loro un minimo di contributo economico com’è giusto che sia! Questo personaggio ha messo lo zampino su tutto e pare abbia inscenato anche delle “finte” per non farsi pignorare lo stipendio da terzi come ha imparato dal suo “maestro”, il sindaco di Cosenza, che lei direttore conosce molto bene.

Questo soggetto è anche coinvolto in una inchiesta nel quartiere di San Vito per la questione appalti e case popolari: sa sempre quali sono vuote o quelle che sono state lasciate, consegnando tempestivamente le chiavi al Comune.

Siamo esasperati da questo personaggio e vi faccio i complimenti per il “vero giornalismo” che voi tutti fate.
La verità deve sempre essere quella da perseguire.
Grazie.

Lettera firmata