Gentile Redazione,
siamo genitori di un bambino con serie problematiche di salute. Su consiglio del pediatra, qualche mese fa, ci siamo rivolti al servizio di Neuropsichiatria infantile di Cosenza. Con tanta ansia e tantissimo dolore nel cuore, abbiamo prenotato la visita presso il servizio di Neuropsichiatria infantile “Giuseppe De Santis” di contrada Serra Spiga, il primo che ci dava disponibilità di visita al Cup.
Siamo stati ricevuti da una dottoressa molto altezzosa e per nulla cordiale che, velocemente, ha esaminato nostro figlio, che, tra l’altro, era fortemente impaurito dalla presenza di un cane comodamente adagiato sulla scrivania della suddetta dottoressa… Più il cane abbaiava più nostro figlio piangeva, nonostante i nostri tentativi di tranquillizzarlo.
La dottoressa sembrava più seccata dal fatto che il bambino aveva timore del cane che interessata a visitarlo e darci spiegazioni sul suo stato di salute. Senza tanto riguardo ci ha “liquidato” dicendoci di andare altrove perché lei non poteva prenderlo in cura, consigliandoci di prenotare una ulteriore visita nell’altro servizio di Neuropsichiatria infantile di Cosenza, sempre a Serra Spiga, nel caseggiato di fronte.
Disperati, abbiamo prenotato una nuova visita nel posto indicatoci, ma anche lì abbiamo trovato molta superficialità poiché la responsabile del reparto ha promesso che avrebbe inserito nostro figlio in una lista d’attesa per iniziare la terapia.
Dopo un’attesa durata addirittura sette mesi (!) e dopo tantissime telefonate ai numeri da lei fornitici, non siamo stati chiamati e, anzi, siamo sempre stati trattati malissimo da tutti quelli che hanno risposto al telefono.
Volete sapere com’è finita? Adesso nostro figlio è in trattamento presso un centro di riabilitazione privato… e sia noi che lui cerchiamo di dimenticare il calvario patito a Serra Spiga.
Grazie per la pubblicazione, i genitori del bambinoÂ