Lettere a Iacchite’: “Cosenza, Villa Rendano. Festival del Fico per pochi… intimi”

Festival del Fico: per pochi… intimi 

Gentile Direttore,

le scrivo per segnalare un fatto veramente vergognoso accaduto la scorsa domenica presso Villa Rendano a Cosenza, luogo in cui si è tenuta (in pompa magna) la sontuosa e costosa (vedi legge che finanzia questa tipologia di eventi “pubblici” con i NOSTRI SOLDI) manifestazione “Festival del Fico II edizione”.

Premetto che non ho nulla contro chi organizza e conduce questi eventi (campano di questo probabilmente bontà loro) ma non posso tacere di fronte a quanto accaduto. Chiamando il numero pubblico presente sulla pagina (da pochissimi follower per giunta) della manifestazione mi sono state fatte domande alquanto fastidiose e prive di senso per un evento, RIBADISCO “pubblico” FINANZIATO con legge regionale “per tutti”. Siamo al limite delle legalità ma tanto i controllori sono gli stessi dei controllati vedi foto con il Dirigente Giovinazzo e l’assessore Gallo, da veri “fichi”…

Mi è stato chiesto se avessi un invito (?), se fossi una giornalista e che l’evento (infastiditi dalle mie domande sul come sia possibile che una cosa del genere accadesse in una Villa capace di ospitare diverse centinaia di persone) mi hanno risposto che non era possibile accedere SENZA INVITO… di chi?

Non ho ancora capito. Le scrivo in anonimo (questo il motivo della mia mancata firma) perché sono una mamma dei ragazzi che hanno partecipato (gratis) al servizio svolto dall’Istituto Mancini con il Prof. Fabbricatore (da voci di corridoio colui che si PAGA ma non dà NULLA ai ragazzi) e NON ho avuto la possibilità di portare il mio secondo figlio (fratellino di uno dei ragazzi, appunto, che hanno LAVORATO GRATIS all’evento).

Mi sono sentita impotente e mortificata nel pensare che la volontà di mio figlio minore nel vedere il fratello all’opera (ripeto gratis) non potesse essere esaudita. Chiediamo troppo? Chiedo troppo se un ragazzo di 16 anni vuole partecipare ad un evento pubblico finanziato dalla Regione (vedi passerella di Gallo, Assessori eccetera) dove il fratello lavora (gratis) solo per il gusto di trascorrere una domenica insieme?

Le sembra giusto che questi eventi sono non solo finanziati (e qui la guardia di Finanza dovrebbe indagare) ma addirittura a numero chiuso per gli amici degli amici? Non si vergognano i suoi colleghi giornalisti presenti in numerosi a riempirsi la bocca di fichi e vino? Le sembra normale subire tutto ciò? Mi sono sentita impotente di fronte alla volontà di un ragazzo di 16 anni… mi scuso per lo sfogo. Ma le scrivo con la rabbia di una persona onesta. Sperando che questi malfattori smettano di toglierci anche il piacere di trascorrere una domenica insieme la ringrazio per l’attenzione. Ps siamo rimasti a casa, alla fine, a fare le crocette, come si facevano una volta! Alla faccia di coloro che di queste tradizioni ne sanno ben poco!

Una mamma impotente, contro i “potenti” ma orgogliosa di non stare in silenzio.

Ps dai commenti di Facebook no mi sembra di essere l’unica esclusa!!!