Lettere a Iacchite’: “Fuscaldo, la storia di Laura: paziente oncologica sfrattata dal Comune”

Fuscaldo, in provincia di Cosenza, è una piccola cittadina marittima dove ancora una volta il Comune commette un’ingiustizia contro un cittadino. Laura Drago, malata oncologica, è stata costretta ad avviare una pratica contro la sua città dopo che le è stata rimossa senza nessun motivo la residenza e con questo anche la possibilità di accedere al Servizio Sanitario Nazionale, alle cure e agli aiuti dello Stato di cui ha bisogno.

Laura ha 50 anni, è una cittadina di Fuscaldo e ha diverse patologie, sta affrontando un tumore al seno, attualmente ha una sindrome fibromialgica, un enfisema polmonare, l’osteoporosi, la connettivite, l’artrite reumatoide, crisi epilettiche, sindrome della cuffia. Laura è anche in cura con uno psichiatra.

Sono tre anni che sta in una dimora assegnata a voce dal sindaco. Nonostante Laura più volte abbia cercato di avere qualcosa di scritto e quindi un contratto, oltre a delle carte protocollate dal Comune, l’effettiva residenza nella dimora dove risiede non è mai riuscita ad ottenerla e il Comune l’ha sempre lasciata nella sua vecchia posizione, sempre a Fuscaldo, in un’abitazione ormai non più agibile insieme a suo fratello.

Qualche settimana fa senza nessun motivo la questura è andata nella residenza fittizia di Laura, perché tutta la città, oltre che il Comune, sa che laura abita lì, e le ha notificato una carta di “sfratto residenziale” in base a una sentenza che le ha tolto la residenza dall’abitazione inagibile e da Fuscaldo stesso senza nessuna ragione o firma come ritiene il Comune… Così facendo le stanno togliendo i suoi diritti e la possibilità di potersi ancora curare.

Ma la cosa più strana è che al fratello Adriano Drago l’hanno comunque mantenuta nell’altra casa la residenza, come stessa cosa ad un ulteriore cittadino… quindi perché il Comune ha tolto la residenza solo a Laura? Soprattutto sapendo i diversi gravi problemi di Laura, e sapendo che non può andare a lavorare ma il Comune così facendo le sta togliendo non solo l’esenzione per diversi ticket e farmaci per le sue malattie, ma anche il riconoscimento dell’invalidità civile.

Lettera firmata