Lettere a Iacchite’: “Povera Fuscaldo, sempre in mano alle lobby di potere”

Cari cittadini fuscaldesi,

uomini e donne che vivete, lavorate e votate in questo paese. È ora che iniziate ad aprire gli occhi sullo scenario che la città ha di fronte a se, perché nessuno un domani possa dire di non aver saputo e di non essere stato informato.
La città di Fuscaldo ha vissuto 30 anni di fallimenti. Il suo primo fallimento per mala amministrazione porta il nome di Gravina, commissariato e mandato a casa per insufficienza amministrativa. E poi ancora per quel dissesto economico che ha lasciato al Comune, che pesa ancor oggi sulla città e sui cittadini.

A quel tracollo mai scordato, segue l’amministrazione Ramundo, che annovera tra le sue file tantissimi consiglieri comunali, assessori e famiglie che si sono costantemente riciclati cambiando spesso sigle partitiche e deleghe, e alcuni, per fortuna pochissimi, sono ancora oggi presenti tra i banchi del consiglio comunale, alla loro ennesima consiliatura, sopravvissuti per la fortuna di avere famiglie numerose.

Il sindaco Eamundo e Oliveroio

Oggi abbiamo un’amministrazione dove praticamente non funziona nulla e questa inefficienza ha causato danni urbanistici, scempi alla storia della città e alla sua bellezza, degrado culturale e un totale abbrutimento della meravigliosa natura in cui la nostra città è immersa. Lobby edili, fallimenti di opere di difesa marina, lobby dello smaltimento dei rifiuti, mala gestione delle proprietà comunali, magistratura col fiato sul collo, sprechi di ogni genere e in ogni settore, strutture sportive obsolete, degradate e sigillate, scuole perse e cedute ad altri comuni, strutture religiose cadenti e chiuse perché pericolose, regolamenti in ogni settore non aggiornati e antiquati, servizi e qualità della vita dei fuscaldesi ridotta a miseria.

Già da ora, molti di loro si preparano a gestire nuovamente il comune: Gravina con i suoi vecchi amici ripropone addirittura il suo antico slogan della “Fuscaldo europea” targata anni 2000, come novità e freschezza, Ramundo, che ambisce a mete più alte, lascia ad amici assessori il compito di litigare tra loro per accaparrarsi la figura da primo cittadino, mentre altri piccoli e nascenti miti, alla loro ombra, si organizzano per vedere come fare per procurarsi un posto al sole. Una allegra brigata che si prepara alla conquista del paese. Pensateci prima di parlare con loro, perché sono loro che hanno contribuito ad abbrutire il comune mentre avrebbero potuto rilanciarne la bellezza e la vivibilità.

Lettera firmata