Lettere a Iacchite’: “Regione Calabria, la scellerata riorganizzazione dei servizi sociali”

Nel più totale silenzio e senza alcuna rappresentanza dei beneficiari dei servizi, la Regione Calabria ha apportato, su richiesta delle strutture, una “scellerata” riorganizzazione dei servizi sociali (case di riposo, centri diurni, centri per minori, ecc..) che ad un aumento dei costi ha previsto un dimezzamento dei servizi e dell’organico.

La Regione Calabria presenta un fondo sociale esiguo (il più basso d’Italia) e per tenere buone le strutture ha deciso di “regalare” milioni di euro a chi fa business sulle disgrazie altrui, invece di puntare sull’efficienza.

Alla fine dei conti tutti saranno contenti, tranne i pazienti che dovranno usufruire dei servizi, che si troveranno a pagare il doppio con la metà dei servizi.

Hanno previsto strutture per minori psichiatrici o case di riposo senza infermieri, dove la gestione dei farmaci sarà relegata a chi capita, tranne che alla figura che dovrebbe gestirla, ovvero l’Infermiere.
Nella DGR 503 del 2019 l’infermiere era già inserito “a chiamata” consentendo così alle strutture di decidere loro quando chiamarlo (cioè mai), adesso lo hanno proprio cancellato.
Prima prevedevano 9 OSS a tempo pieno, ora diventano 6 e la parola a tempo pieno sparisce, ciò significa che con 6 OSS part time (al netto sono 3) questi “scienziati” pensado di dare lo stesso servizio che davano con 9 OSS a tempo pieno.
Le strutture oggi ne escono molto più “soddisfatte” a discapito dei più deboli (i beneficiari dei servizi), e questo, in una società che si autodefinisce civile, è inaccettabile.
Spero che qualcuno dei destinatari si metta una mano sulla coscienza.

Lettera firmata