Lettere a Iacchite’: “San Lucido, cerchiamo di capire cos’è davvero importante”

Buongiorno direttore, 
sono una ragazza di 22 anni di San Lucido e vorrei affidare al suo sito delle riflessioni che ieri mattina, dopo la notizia della scomparsa di un mio concittadino, hanno riempito il mio cuore e fatto riflettere su cosa sia più importante… la vita delle persone o l’immagine pubblica di un luogo… la risposta dovrebbe essere ovvia… la vita delle persone… ed invece pare che San Lucido sia più preoccupata della sua immagine… 

Le chiedo, se deciderà di pubblicare queste mie riflessioni, solo una cortesia: non pubblichi il mio nome, per favore, non sono alla ricerca di pubblicità e non voglio apparire (anche per questo affido a lei la pubblicazione e non ai tanti social) vorrei soltanto che riflettessimo di più sull’importanza e sul senso della vita soprattutto in questi momenti 
La ringrazio… 

San Lucido, 1 morto e un’altra vittima da accertare… E poi i numeri: 6, 7, 8 casi…. Ma non voglio parlare di numeri, perché le persone sono tali e valgono molto di più.
Purtroppo però ancora ci preoccupiamo degli appellativi che ci danno, di un esercito che deve o non deve arrivare, di un giornalista che fa il suo mestiere e che ha raccontato la verità dei fatti, perché chi va a lavorare, è cosciente che non tutte le mattine viene fermato, e non perché le forze dell’ordine non ci sono o non facciano il loro dovere, ma perché non sono abbastanza da poter presidiare tutto il territorio. Ecco a cosa poteva servire l’esercito che ora è invocato dalla governatrice Santelli e da tanti altri governatori.

Io non mi vergogno di essere definita la Codogno del Sud perché è la verità dei fatti o ci vogliamo ancora nascondere? Ammiro la gente di Codogno che con forza e con grandissima dignità ha affrontato una situazione inimmaginabile e merita solo il nostro rispetto, in questo momento non ci sono posti migliori e peggiori stiamo lottando tutti per lo stesso motivo.

Al Sud dove dovevamo limitare i casi è arrivato in maniera forte e soprattutto è arrivato in un paese piccolo che avrebbe dovuto essere assolutamente protetto e dove già un solo caso sarebbe stato grave. Siamo stati irresponsabili all’inizio, è così, non possiamo non sentircelo dire, abbiamo preso la situazione sottogamba e se è vero che molte persone sono rimaste a casa, altre – così com’ è accaduto in altre parti d’Italia, e ogni giorno viene evidenziato dagli organi competenti in primis il Governo (perché noi non siamo diversi dagli altri)-  hanno continuato a condurre la loro vita normalmente sottovalutando le conseguenze del loro superficiale modo di agire.

A me piange il cuore per la situazione che stiamo vivendo, per le vittime che abbiamo avuto, non c’è da prendersela con nessuno, non dobbiamo avercela con chi è stato colpito ma anzi dobbiamo pregare per loro; il problema è esserci lamentati delle misure che potevano e dovevano essere messe in atto, che potevano tutelarci maggiormente perché sembra che tutti abbiamo paura: tutti conosciamo la gravità della situazione ma non vogliamo che altri vengano a saperlo e non capisco il perché… Qualcuno sa spiegarlo?

Per vergogna, per orgoglio sanlucidano, per paura di un turismo che tanto non ci sarebbe stato lo stesso (tutt’Italia e tutto il mondo è colpito non solo la nostra amata San Lucido), perché non sappiamo quando finirà la situazione d’emergenza… e vi prego non pensate veramente che un Presidente della Regione chiuda dei paesi per degli audio falsi a cui non credono nemmeno i bambini e che tra le altre cose sono girati su gruppi di San Lucido il che vuol dire che i primi a prenderli in considerazione siamo stati noi invece di non considerarli affatto.

Davanti alla vita delle persone non c’è nient’altro che conta. Ho una sola domanda: qualcuno mi può dire chi ha il diritto di vivere e chi di morire? Se un paese in sé considerato, può valere più delle persone che quel paese lo animano non ho più niente da dire. Spero che da questa situazione ciascuno di noi possa trarne un insegnamento, possa imparare a distinguere ciò che è realmente importante da ciò che non lo è.
Non voglio concludere retoricamente dicendo andrà tutto bene o restiamo uniti perché non posso saperlo ma possa solo Sperare e Pregare affinché tutto ciò finisca il prima possibile.

Lettera firmata