Lettere a Iacchite’: “Wanda Ferro faccia luce sulle ombre della questura di Cosenza: la pezza è peggio del buco”

A Catanzaro siamo in tanti a sollecitare un’interrogazione parlamentare al sottosegretario Wanda Ferro per gli scontri del post derby a Cosenza. Il punto focale è verificare la correttezza e l’integrità dell’operato della questura di Cosenza nella giornata di domenica, operato che lascia inquietanti zone d’ombra.

Si parte dalla sconcertante e palesemente falsa prima ricostruzione degli incidenti causati a loro dire dai tifosi del Catanzaro che, presi da raptus, sarebbero scesi per aggredire famiglie al Mc Donald’s e polizia in assetto antisommossa. Con tanto di 12 arresti eseguiti in fretta e furia quasi come in una reazione “di pancia”. In tale prima e ancora unica versione, non veniva fatta menzione né di agguati, né tantomeno di presenza dei tifosi cosentini. Il tutto chiaramente in spregio alla verità ed in malafede, visto che la digos era sul luogo… e se non c’era, dov’era?

Solo dopo essere stata clamorosamente smentita da decine di video e testimonianze la questura ha ipotizzato (sic!) che sul posto potevano anche esserci tifosi del Cosenza, ma ancora a distanza di giorni non ha fornito una diversa versione ufficiale, quasi a dover nascondere una inconfessabile verità. Poi è uscita fuori la notizia ricavata da alcuni file audio che questi aggressori sarebbero stati chiamati da qualcuno, e questi non poteva non essere che qualcuno a conoscenza di tempi e dinamiche.

Infine, vista la malaparata, la questura di Cosenza, pur non fornendo nessuna versione ufficiale dei fatti, ha diffuso un laconico comunicato nel quale annuncia che ha emesso 9 daspo nei confronti di ultrà cosentini che avrebbero teso l’agguato ai catanzaresi. Verrebbe quasi da dire che la pezza è peggio del buco ma tant’è… Per non parlare dell’aspetto forse più grave ovvero la mancanza di scorta in testa alla carovana dei bus di Catanzaro.

Tutti gli indizi convergono su un’organizzazione a tavolino che vede la questura certamente coinvolta ma quello della scorta che non c’è in testa ai mezzi fugava anche gli ultimi dubbi. Dunque, serviva qualcuno da “sacrificare” alla causa. Ma anche adesso che sono stati dati 9 nomi in pasto soprattutto alla tifoseria e all’opinione pubblica catanzarese davvero in pochi continuano a pensare che dietro quell’agguato ci possano essere gli ultrà: non possono essere stati loro a ispirare l’azione. E non sarebbero stati certo così pochi a fare quasi da kamikaze. La sensazione è quasi quella di una “lista” per salvare capre e cavoli. In maniera tale da far vivere tutti… felici e contenti. Così è, se vi pare.

Lettera firmata