Lettere a Iacchite’ (e al porto delle nebbie): “Luminarie a Cosenza, ma che fine ha fatto Enel Sole?”

Gentile Direttore,

nei giorni scorsi è apparso sulla bacheca della signora Katya Gentile, già vicesindaco della città, un post che ha, a dir poco, del tragicomico, non solo per me ma anche per coloro che lavorano nel famoso porto delle nebbie di Cosenza.

Il post in sostanza dice questo: considerato che il Comune di Cosenza ha sottoscritto una convenzione con ENEL SOLE (i riferimenti li trova nella determina n. 2592 del 2013) che riguarda anche le luminarie cittadine (“la Società Enel Sole Srl dovrà fornire e installare, come da progettazione fornita dall’Amministrazione e con i materiali da questa’ultima indicati… nonché gli edifici da illuminare artisticamente per i quali la Società Enel Sole dovrà provvedere al montaggio dei dispositivi, come da progettazione fornita dall’Amministrazione e all’eventuale reintegro delle luminarie, essendo alcuni elementi illuminanti già in possesso dell’Amministrazione Comunale”) perché lo stesso Comune si ostina a spendere centinaia di migliaia di euro per questi arredi ludici e a farsi carico di una roba che spetterebbe ad altri (ENEL SOLE)?

E’ forse venuto meno l’accordo tra Comune ed Enel Sole? Sembrerebbe di no visto che anche successivamente al 2013, il Comune ha a continuato a collaborare con ENEL SOLE.
Comprendo bene che chiederlo a lei, caro Direttore, è inutile perché lei non ha la risposta, ma sono certa che il suo giornale online è molto letto anche nel porto delle nebbie e magari, qualche buontempone, vedendo la notizia, si prende la briga di mandare un’auto grigia a Palazzo dei Bruzi per leggere cosa dice davvero ‘sta benedetta convenzione. Tanto mi hanno detto che la Finanza ha ormai un ufficio fisso al Comune di Cosenza.
O no?
Grazie Direttore per l’ospitalità

La Dama Bianca