Lettere a Iacchite’: “Bisignano, Nicoletti pesca voti nelle cliniche de iGreco e al poliambulatorio ASP”

Lucantonio Nicoletti e il figlio di Lo Giudice, sindaco di Bisignano

In questi ultimi giorni di campagna elettorale a Bisignano si sta toccando davvero il fondo. Non vi fate ingannare dai giovani e dalle liste che a parole dicono di voler cambiare. In realtà dietro a questi personaggi si celano interessi inconfessabili e molti dei “giovani” candidati sono in realtà dei prestanome di chi, essendo impresentabile, tesse le solite trame di potere con metodi vecchi e immorali.

I dipendenti delle cliniche che fanno capo al gruppo iGreco e residenti a Bisignano sono stati “invitati” dalla proprietà a sostenere un candidato. Guarda caso questo è uno dei candidati della lista dei cosìddetti giovani che dovrebbero portare energie nuove per il cambiamento e un nuovo modo di fare politica. Poveri bisignanesi. Ma di che cosa stiamo parlando!

Il candidato in questione, neanche a farlo apposta è Lucantonio Nicoletti (consigliere provinciale), legato da rapporti personali con “L’Onorevole” Ferdinando Aiello e il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea i quali, a loro volta sono legati a doppio filo con iGreco. Un lavoratore, padre di famiglia, magari precario, non può esercitare liberamente il diritto di voto con questo ricatto morale. E la cosa fa vomitare se si pensa che questi metodi sono usati da chi sul palco sbandiera onestà, pulizia morale e afferma ai quattro venti di fare la politica per servizio.

Da cittadino elettore ho ascoltato il comizio del consigliere comunale e provinciale Lucantonio Nicoletti il quale ha dichiarato di non percepire neanche un euro per la sua carica politica alla Provincia. Ma basta andare su internet e leggere gli atti della Provincia (segreteria generale, Ufficio trasparenza, anticorruzione e controlli interni) per smentire la bugia.

Il Nicoletti, nel periodo 31 ottobre 2014-31 dicembre 2014 ha percepito la somma di 1.652,40 sotto la dicitura “rimborsi carburante” e 104,96 per “missioni” per un totale di 1.757 euro nel periodo di due mesi dalla sua elezione in consiglio provinciale. In pratica avrebbe percorso in due mesi, per svolgere il suo ruolo istituzionale, qualcosa come diciassettemilachilometri, praticamente da Bisignano a Pechino e ritorno! Forse voleva rendersi conto delle condizioni della strada provinciale e della pericolosità dell’incrocio in contrada Succiommo. E passa e spassa, passa e spassa, ha realizzato finalmente che l’incrocio era pericoloso e che necessitava di una rotonda e ha dichiarato: “come consigliere provinciale costruirò la rotonda all’incrocio pericoloso!”. L’avete vista voi la rotonda? Nto culu ai cittadini! Avrebbe urlato Cetto Laqualunque.

E questo era solo l’assaggio per i primi due mesi del suo esordio in politica. Ecco perché, ancora giovane, ha imparato a stare inchiodato alla poltrona, con comportamenti ambigui e gattopardeschi: per non perdere la mangiatoia! Infatti, con il suo voto, in uno degli ultimi consigli comunali, ha mantenuto il numero legale alla maggioranza di Umile Laqualunque consentendo l’approvazione del bilancio di previsione e quindi il prosieguo della consiliatura ottenendo in cambio 5 voti alla provincia da Cetto. Se Umile Cetto è ancora in sella la colpa è solo di questo giovane con i suoi nuovi modi di fare politica, con la sua freschezza, integrità e pulizia morale.

E poi c’é il poliambulatorio ASP di Bisignano dove è impiegata la mamma di Lucantonio Nicoletti, Lucia Marano, presso lo sportello prenotazioni e ticket. Una signora gentile che si prodiga a favorire (nella legalità) i cittadini, gli anziani, gli invalidi nelle loro richieste quotidiane di assistenza e magari ci scappa, sotto sotto, il santino del figlio candidato. E i candidati che non hanno la mamma al poliambulatorio come fanno?
Ma questo Lucantonio Nicoletti che ha fatto per Bisignano? Una cosa l’ha fatta. Ha permesso, con il suo voto in consiglio provinciale, di far perdere l’autonomia scolastica all’istituto comprensivo di Bisignano che è passato sotto la dirigenza dell’istituto commerciale Pezzullo di Cosenza.

Almeno sappiamo chi dobbiamo ringraziare per questo: il giovane Lucantonio Nicoletti che è stato costretto dal suo partito (il PD) a votare la delibera di dimensionamento senza fiatare. Me se chiedete a Nicoletti di che partito è non ve lo dice. Forse si vergogna di dire che è del PD.
Povera Bisignano da Umile Cetto a Lucantonio “Melo” (l’adorato figlio di Cetto). Del resto la lista Energia per il cambiamento, quella che viene sbandierata come la lista dei giovani è una lista dove il candidato a sindaco Francesco Lo Giudice è il figlio del sindaco storico di Bisignano Carmelo che ha amministrato il comune per 40 anni e Lucantonio Nicoletti è suo cugino. Tutto in famiglia. Di padre in figlio e di cugino in cugino. E sarà la massoneria a scegliere il prossimo assessore al bilancio: un commercialista già candidato e assessore con Cetto. Cazzu Cazzu, iu iu!
Molti cittadini in buona fede, delusi e amareggiati, vorrebbero votare per il cambiamento. Ma queste persone e anche molti altri prestanome in questa lista non rappresentano il cambiamento ma un passo indietro di trent’anni.

Se fosse mai possibile, questa per Bisignano sarebbe una disgrazia peggio di Umile Laqualunque. E ho detto tutto !

Un cittadino di Bisignano e padre di famiglia