Rende, Manna sogna il Parlamento e la nuora cita Lombroso

Angelo Pugliese e Marcello Manna Foto tratta dal libro "Mamma 'ndrangheta" di Arcangelo Badolati

“Le mani di Adamo su Rende, Manna sogna il Parlamento. Il primo cittadino sostanzialmente guidato dall’esterno cerca una nuova maggioranza ma ormai punta a Roma”.

Questo il titolo di un articolo a firma di Federico Guglielmo pubblicato stamane a pag. 4 della “Provincia di Cosenza”, che descrive chi sarebbero gli attori protagonisti di vecchio e nuovo conio politico, il cui unico interesse sarebbe quello di “sfruttare” Rende per future ambizioni personali e non solo.

Da qui nasce a mio giudizio anche la “barzelletta” della città unica, il cui unico scopo è quello di affossare la nostra città nell’ambito di questi ipotetici scambi di favori. Un amico, dopo aver letto questo articolo, mi ha chiamato dicendomi che se questi sono i figuranti per le prossime elezioni amministrative “mi si apre un’autostrada”. Ma non voglio essere così ottimista, anche perché il livello politico-culturale dei nostri avversari purtroppo è in alcuni casi medio basso, per cui bisogna adeguarsi anche a scendere a determinate bassezze.

L’ultima in ordine cronologico è la riflessione farneticante di Domenico Ziccarelli, che utilizzando in modo subdolo l’immagine del padre Vincenzo, che non è stato minimamente citato da parte mia, mi riempie di offese piene di livore. Ricorda sempre la stessa litania, tra cui quella che sono stato consulente di più sindaci (per la cronaca storica Casciaro, Bernaudo e Principe), nonché tra i collaboratori più stretti, anche per un breve periodo alla Regione Calabria, di uno dei più grandi politici calabresi come l’On. Sandro Principe.

Solo che oltre alle sue riconosciute capacità amministrative ,parliamo di un uomo di notevole spessore culturale, che a differenza dei “profeti del nulla” conosce la lingua italiana, gli avverbi ed i congiuntivi. Per cui è un onore essermi formato per tanti anni a questa Scuola del socialismo riformista del fare.

A seguire, nella meschina corsa agli attacchi personali tal “GIANMARIA RICCI”, che ho denunciato per due volte alla Procura della Repubblica per “diffamazione aggravata a mezzo stampa”, in attesa di sapere chi si nasconde dietro questo falso profilo insieme ai suoi eventuali suggeritori.

Dulcis in fundo la nuora del sindaco Manna, tal Tiziana Cafaro, assunta a tempo determinato al Comune di Rende per un breve periodo come segretaria del suocero, che si chiede dopo la lunga disamina del ristoratore poco acculturato quale sia la mia conoscenza di Cesare Lombroso.

Per chiudere il quadro delle miserie umane i post di soggetti borderline ridicoli e senza senso oltre ai “mi piace” di note nullità sociali del nostro territorio. Un sindaco dunque difeso solo dal cugino e dalla nuora,ma spesso “bacchettato”da Alternativa Popolare per i suoi slogan privi di contenuti progettuali, con critiche aspre ad alcuni non condivisi atti amministrativi, consumati anche nel silenzio totale di Forza Italia, l’altra forza politica di maggioranza.

Questo il quadro attuale della politica rendese, amici ed amiche, degno tra l’altro del peggiore oscurantismo medievale, a cui tutti coloro che amano disinteressatamente la città, anche da posizioni diversificate nelle future candidature a sindaco, ma sinergiche negli obiettivi finali aspirano: quello di ritornare ad accendere tutti insieme le mille luci di Rende.

Sergio Tursi Prato