Lettere a Iacchite’: “Clinica Misasi, i soliti accordi”

Caro direttore,

siamo alle solite. I padroni delle cliniche private, questi signori erogatori di servizi della sanità ammiamacunti continuano ad operare come se fossero a casa loro e come se i soldi che arrivano dai cittadini fossero di loro proprietà.

Con questo vogliamo dire che mentre loro prendono soldi noi lavoratori siamo sottopagati in maniera vergognosa da questi signori. La colpa è dell’ASP ed in particolare del solito Raffaele Mauro, il quale è a conoscenza di tutto (contratti, bilanci, pianta organica) ma non si riesce a capire come mai non interviene per far sì che questo abuso di potere finisca.

Stiamo parlando di marchiane e grossolane anomalie in contratti, bilanci e piante organiche. Chi dovrebbe farlo non applica la legge e così non commissaria la clinica privata infedele all’acceditamento del sistema sanitario nazionale.

I lavoratori sono stanchi di dover subire tutto ciò e sarebbe opportuno che la Regione e l’ASP intervenissero in maniera decisiva, considerato che questi signori sono dipendenti come noi della Regione Calabria ma a differenza nostra gestiscono i soldi dei cittadini.

Per passare alle cose concrete, alla clinica Misasi-San Bartolo (di proprietà – com’è noto – della famiglia Morrone) è stato firmato di nuovo il contratto di prossimità dal sindacalista misterioso che firmò 4 anni fa e poi fu tolto dal sindacato… Ed in più c’è anche la firma di Domenico Cariola, capo del personale della clinica che non poteva avere questo potere di firma ignorando quanto era stato stabilito con il ricorso della Cgil.

Lettera firmata