Gentile redazione,
ho letto in questi giorni i vostri articoli sui vari concerti di fine anno a Cosenza e soprattutto il vostro puntuale rendiconto sulle spese esorbitanti che il Comune di Cosenza ha affrontato per la notte di Capodanno.
Mentre faceva ciò, lo stesso Comune, dimenticava di pagare i professori d’orchestra del Teatro Rendano per le prestazioni fornite nell’intero anno 2017. Gli stessi, nonostante questa continua umiliazione, prendevano parte al concerto Gala del 1° gennaio 2018 per garantire un servizio alla cittadinanza e soprattutto per non spegnere i riflettori su un teatro, il Rendano appunto, ricco di tradizione e baluardo di una cultura musicale che la città di Cosenza vanta da più di 100 anni!
Vorrei solo ricordare che la cultura, così come la sanità, la scuola e altri servizi sono “dovuti” ai cittadini e senza nulla togliere ad altre manifestazioni e spettacoli a cui la cittadinanza ha il diritto di assistere, sono essenziali per la crescita civile di una comunità.
Certo, leggere cifre che superano i 300.000€ spesi in una notte e pensare che con quei soldi ci mantieni un’orchestra sinfonica per un anno, dando una occasione di lavoro ai tanti giovani talenti che escono dai conservatori calabresi, che diversamente devono fare la valigia, e allo stesso tempo rendi un servizio dovuto alla città, ci si indigna profondamente.
Se poi a questo si aggiunge la beffa di sentirsi dire dalla Ragioneria del Comune: “…e ma voi dell’orchestra non vi lamentate, quindi non vi pagano!”. Come se firmare un contratto con pagamento a 60 giorni non fosse sufficiente !!! E’ il vecchio problema del “consenso” che è l’unica preoccupazione dei nostri politici, compreso Mario Occhiuto! In piazza c’erano 60.000 votanti, in teatro per quanto sempre stracolmo di gente, ce n’erano 800! Ricordando che le campagne elettorali si fanno con i propri soldi e non con il futuro dei propri concittadini, mi auguro che questo mio sfogo possa scuotere le coscienze di molti. Grazie e buon anno!!
Lettera firmata