Egregio Direttore,
ho letto con molta attenzione la lettera pubblicata sul suo quotidiano online – http://www.iacchite.com/lettere-iacchite-gioco-dazzardo-lipocrisia-della-castrolibero-orlandino-compari/ – e non posso che esprimere un certo rammarico nel constatare che le mie buone intenzioni sul contrasto alle Slot Mob (e spero in ogni caso che non restino tali), siano state del tutto fraintese. Per quanto mi riguarda, cerco di svolgere, seppur in mezzo a tante difficoltà, la mia funzione di amministratore con assoluto ed autentico spirito di servizio, mettendomi sempre dalla parte dei più deboli, per cui ritengo del tutto errate o, quantomeno, lontane dalla realtà determinate letture o interpretazioni che riguardano il mio ruolo ed il mio impegno istituzionale.
Oltremodo, nell’individuare gli strumenti per poter attuare una urgente quanto necessaria regolamentazione del fenomeno, non solo viene sminuito il mio senso civico di cittadino partecipe alla vita politica e sociale della Comunità, ma sono messi a dura prova i valori e le responsabilità che dovrebbero sempre sorreggere ognuno di noi nello svolgere il delicato compito di genitore.
Mi creda, per noi Sindaci non è affatto semplice orientarsi in un contesto in continua espansione e per questo ancora privo di regole certe e condivise. Non a caso, lo scorso mese di Marzo, il Corriere della Sera ha pubblicato un’accurata inchiesta sulle difficoltà che gli amministratori locali incontrerebbero nel contrastare il cosiddetto “gioco d’azzardo”, partendo proprio da un’importante iniziativa messa in campo dal sindaco di Bergamo.
Tuttavia, mi sto adoperando per realizzare, a breve, un incontro con i Presidenti, della Regione Calabria, Mario G. Oliverio, e del Consiglio regionale, Nicola Irto, affinché la proposta di legge regionale sul gioco d’azzardo, a firma dei Consiglieri regionali Orlandino Greco e Franco Sergio, il cui percorso legislativo è ancora all’esame della II° Commissione, possa concludersi in tempi ragionevoli. Cordialmente,
Il sindaco Giovanni Greco
