Cosenza, la Succurro e il carusiaddru delle associazioni

A Cosenza si può dire tranquillamente che ci sono associazioni ed Associazioni: la differenza sta nella maiuscola iniziale. E non solo. La differenza tra le associazioni cittadine è data anche dal numero di determine a proprio favore. Un sistema vecchio come il cucco per creare clientelismo elettorale. Si sa che il Comune non dà soldi direttamente alle persone, serve un “soggetto giuridico” diverso dalla singola persona ed ecco che ogni buon candidato consiglia ai propri fans di mettere in piedi una bella associazione culturale.

In campagna elettorale le promesse si basano su questo: tu mi dai il tuo voto e quello dei tuoi “associati” ed io (politico), una volta eletto ti finanzio le attività. Spesso e volentieri fittizie, o che si risolvono nel solito convegno/festa. La fatturazione di questo genere di iniziative, altrimenti dette “pezze giustificative”, al 90% sono fittizie, false o gonfiate. Un classico che conoscono tutti. Non dico niente di nuovo. “Prestazioni d’opera” a dire basta, e rimborsi immaginari, sono le voci più frequenti. Seguite dalle spese onnipresenti di tipografia e service.  Nonché le spese relative all’elemento materiale oggetto dell’iniziativa.

E’ da tempo che circolano voci sull’assessore Rosaria Succurro. La più grave è quella che la vuole degna cummari di Occhiuto nell’azione di lucraggio proprio sui finanziamenti alle associazioni che ha selezionato, accricandosi con una in particolare, che da almeno 3 anni riceve, come se non ci fosse nessun altro capace delle stesse performance, determine e altro.

L’assessore Succurro si è assicurata le prestazioni professionali a suon di determine dell’associazione culturale “Cosenza Autentica”, presieduta dal Giulio Melicchio. L’associazione è un ente no profit che opera nei settori della tutela, promozione e valorizzazione del territorio calabrese.

Promuove: concerti di musica classica, barocca, lirica, estemporanee di pittura, mostre fotografiche e collettive, convegni, seminari, laboratori artistici-creativi, corsi di formazione, foto-reporting, video e tante altre attività.

Un oggetto sociale identico ad altre 300 associazioni di Cosenza.

Eppure da quando fa coppia con la Succurro non c’è iniziativa da lei promossa dove non sia presente l’associazione “Cosenza Autentica”. Contro la quale non abbiamo niente, ma ci chiediamo: non sarebbe opportuno fare un po’ ciascuno?

Buone feste cosentine, centenario di San Francesco, Lungo fiume boulevard, 5 sensi di marcia, Invasioni, Estate in città. In ogni uscita della Succurro, in un modo o nell’altro, c’è sempre questa associazione. Per un totale negli ultimi tre anni di 18 determine per un valore di oltre 60mila euro. Di quelli che abbiamo certificato noi. 20mila euro all’anno per una decina di giorni di lavoro in totale.

Non mettiamo in discussione la validità e l’onestà dell’associazione, ma risulta quantomeno un po’ strano che il presidente di questa associazione e la Succurro siano per tutti diventati il cato e la corda. Le voci maligne ci dicono che spesso la Succurro dona alle associazioni per poi ricevere dalle stesse stimanza e gratitudine.  Usa le associazioni come una specie i carusiaddru dei sentimenti. Un modo per conservare l’affetto in contanti e sempre pronto all’uso, già scaricati e puliti, sempre i sentimenti.

La tecnica usata per evitare lo sgamo è semplice ed efficace: confondere l’associazione sempre in mezzo a tante altre. Che ovviamente non incassano quanto quelle selezionate dalla Succurro. E che a differenza degli amici ruotano. Mentre alcune, in ogni manifestazione pubblica del Comune, le troviamo sempre presenti, come l’associazione Cosenza Autentica.

Sarà vero, sarà falso, vedremo, ma sta di fatto che anche il 2017 per l’associazione Cosenza Autentica è iniziato alla grande con la prima determina di 6.500 euro.

Che dire: benidica ottu e novi fora maluacchio.

GdD