Lettere a Iacchite’: “Io, grafico sfruttato (e non pagato) a La Provincia e Cosenza Comics”

Da sinistra: Martelli, Saverio Greco e Giancarlo Greco

Carissima redazione,

sono un giovane grafico e scrivo per denunciare due chiari atteggiamenti di “imprenditori cosentini”. O meglio,  il primo si tratta di imprenditori “forestieri” corrotti da imprenditori locali.

Ho lavorato per il quotidiano La Provincia di Cosenza da agosto 2015 a giugno 2016. Quest’anno, son ritornato sotto ripetute suppliche telefoniche del direttore Domenico Martelli (“siamo inguaiati, ci serve un grafico che conosca il giornale, mi serve una persona fidata” e via discorrendo).

Durante il colloquio, mi vennero promessi, come responsabile grafico, 1000 euro netti mensili. Passò il primo mese e non mi venne pagato. Successivamente – per i restanti due mesi – io e i miei colleghi abbiamo sollecitato Martelli per pagarci e lui, come nel DNA da cosentino medio, ha sempre rimandato di settimana in settimana. Inoltre, per tenerci a bada, mostrava via WhatsApp – a me come ad altri – foto di bonifici con IBAN errati (per non far partire il pagamento, ad esempio una “o” al posto degli zeri) o mai fatti partire.

Visto che iGreco son sempre stati corretti, sono andato alla Madonnina per parlare con uno di loro dell’accaduto. Risultato? Appena ho detto “ritardo nei pagamenti” Giancarlo Greco mi ha liquidato con “adesso non ho tempo, ritorna un’altra volta”.

Passiamo all’evento fieristico Cosenza Comics.

Lavoravo in un’agenzia pubblicitaria capeggiata da Danilo Barberio – che è voluto restare sempre nell’ombra per quanto riguarda il progetto – e, un mese prima dell’evento fieristico, Sante Mazzei (all’epoca art director e ancora attualmente organizzatore del Comics) mi obbliga a “dare una mano” per la fiera, dopo che ho speso 100 euro in cosplay per andare in fiera con gli amici. Non dico nulla, mi dedico all’evento come collaboratore, visto che fin dall’inizio, da parte di Barberio, Mazzei e Federico Formica (Presidente dell’associazione dell’evento) mi era stato promesso un adeguato compenso. Frase ripetuta più e più volte dai tre.

Volete sapere il risultato anche qui? Quattro giorni, ogni giorno dalle 14 alle 16 ore per sollevare carichi pesanti, scarrozzare ospiti su Rende-Cosenza, andare a comprare materiale di svariato tipo, privarmi di qualche giorno in fiera con gli amici per cosa? Semplice rimborso spese/benzina, il resto (tipo manutenzione auto) a carico mio.

Questo è il lavoro in Calabria, specie a Cosenza, dove se sei onesto sei fesso.

Pierluca Gallo