Scrivo per segnalare la grande coerenza del Presidente Oliverio che governa, purtroppo, la Regione Calabria.
Negli anni ha fatto dimettere da assessori regionali Enzo Ciconte, Carlo Guccione e Nino De Gaetano per aver ricevuto un avviso di garanzia. Assessori che godevano e godono di grandi consensi nella popolazione calabrese.
Qualche mese fa ha fatto dimettere l’assessore Carmen Barbalace anche lei perché raggiunta da un avviso di garanzia per una vicenda marginale e ridicola.
Oggi invece mantiene a Commissario Straordinario di un Ente strategico per le politiche ambientali regionali quale è il Parco Naturale Regionale delle Serre il Dott. Domenico Sodaro. Il Sodaro non solo è indagato quanto è rinviato a giudizio per un reato particolarmente odioso e cioè l’essere stato un assenteista nella sua qualità di dipendente regionale. Quindi Oliverio premia quello che si è macchiato del reato di truffa aggravata nei confronti del suo stesso Ente, il cosiddetto “furbetto del cartellino”. Praticamente la Regione premia uno contro il quale si deve costituire parte civile al processo.
Questa è la coerenza di Oliverio o per meglio dire il suo strabismo. Totò diceva “c’è chi può e chi non può”. E allora Sodaro, a tutta ragione, potrà finalmente esclamare “io può”. O no?
Lettera firmata