Cosenza, quando Occhiuto e Anna Lotti (!) criticavano Imposimato

Ferdinando Imposimato alla festa dei grillini

Ieri è morto a Roma l’ex magistrato, politico e avvocato Ferdinando Imposimato, che è stato anche presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.
Imposimato è stato giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978, l’attentato a papa Giovanni Paolo II del 1981, l’omicidio del vicepresidente del Csm Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione.
Nel gennaio del 2013 e nel 2015 il suo nome era stato scelto dai grillini nelle ‘Quirinarie’ come candidato presidente della Repubblica. Il candidato premier dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, lo ricorda così: “Grande tristezza per la sua scomparsa, magistrato simbolo della lotta alle mafie e alla corruzione, uomo che ha sempre combattuto per la giustizia. Ci mancherà tanto”.
Il suo legame con il Movimento Cinquestelle era stato molto intenso e spesso Imposimato partecipava alle manifestazioni dei grillini. Il 20 settembre 2015 era stato anche a Cosenza per i dieci anni del Meet Up (all’epoca ancora unito) e in tanti avevano partecipato a quel dibattito, incuriositi dalla linea d’attacco del Movimento in vista delle elezioni comunali del 2016.
Ecco come descrivevamo su Iacchite’ quella manifestazione.

Dieci anni di Meet Up Cosenza. Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle si sono mobilitati per tutta la giornata di sabato regalando alla città una serie di “agorà” su una serie di temi sensibili.
In mezzo alla gente, a spiegare che il sistema di potere non è più sostenibile, i portavoce grillini, “cittadini” esattamente come gli altri, protesi a raccontare le verità più inconfessabili.

Nicola Morra, Paolo Parentela, Dalila Nesci, Federica Dieni, Laura Ferrara, Vito Crimi, Carlo Sibilia, Paola Taverna, Luigi Gaetti, Giorgio Sorial e Giancarlo Cancellieri hanno dato il meglio. Una squadra che è sembrata unita e incarognita al tempo stesso.
L’intervento più atteso era quello dell’ex magistrato Ferdinando Imposimato, figura di riconosciuto carisma e moralità.

“Oggi abbiamo il governo della minoranza – ha tuonato da piazza 11 Settembre -, votato dal 23% degli italiani. E’ per questo che siamo in uno stato di regime. Con le leggi votate da autentici criminali…”. Parole pesanti come macigni sottolineate da applausi convinti di una platea di gente che non ha resistito alla tentazione di fermarsi e ascoltare quello che nessuno dice in Italia.
Imposimato, in uno dei suoi passaggi più applauditi, ha citato anche un personaggio come Corrado Clini, che qui a Cosenza conosciamo fin troppo bene per le sue frequentazioni affaristiche col sindaco Occhiuto.
“L’ex ministro Clini – ha detto Imposimato – afferma che le opere concepite dal criminale Incalza, ad esempio la Tav, sono buone!!!”. Quindi anche piazza Fera/Bilotti è un’opera buona? Se lo dice Clini è una garanzia…

La diffusione sulla rete di un post che citava questo passaggio ha innervosito Occhiuto, che in un primo tempo aveva risposto attaccando i grillini, salvo poi cancellare il commento dal gruppo nel quale era intervenuto. Un segnale che la dice lunga sulla stabilità dei suoi nervi. Nicola Morra, che in mattinata aveva parlato di Cosenza, ha ribadito l’esigenza di ricominciare la rinascita della città dal centro storico, invogliando la gente a informarsi sulle modalità truffaldine con le quali viene gestita la cosa pubblica.

Il Meet Up ha invitato a due “agorà” anche il nostro direttore Gabriele Carchidi, che ha snocciolato i dati del sistema Occhiuto, documentando per filo e per segno quali sono le ditte favorite e denunciando le ruberie che avvengono sotto i nostri occhi.
Parlando di informazione, invece, ha sostenuto che oltre a scandalizzarci perché abbiamo visto i Casamonica da Vespa, dovremmo anche chiederci perché “Servizio Pubblico” intervisti e consenta di dire cose pesantissime a Pierino Citrigno. Condannato in via definitiva per usura.
Giancarlo Costabile, dal canto suo, ha sferrato un duro attacco al sistema universitario, mai caduto così in basso da decenni.

E non è finita qui.

Ricorderete tutti la storia di Anna Lotti, il profilo falso di facebook “inventato” dagli sgherri di Occhiuto, che poco tempo fa scatenò il putiferio nelle segrete stanze di Palazzo dei Bruzi alla ricerca della sua vera identità.
No, non è tornata, state tranquilli. Ormai non semina più il panico sulle bacheche cosentine, dopo aver perso il fascino della sua ambiguità. Tempo fa però Antonio Napoletano l’ha rievocata con un flash subliminale. Il giorno dopo la festa dei 10 anni del MeetUp di Cosenza del Movimento Cinque Stelle, Anna Lotti commentava alla sua maniera l’intervento del magistrato Ferdinando Imposimato mettendo in discussione, tra gli altri, anche il sistema Occhiuto.E’ evidente che lo stato d’ansia (pardon anZia) aleggiava nelle stanze di Occhiuto già da qualche tempo. Un’ansia allergica soprattutto a chi avrebbe potuto rivelare i suoi interessi inconfessabili.

I grillini insomma avevano iniziato alla grande e si pensava che potesse uscire fuori una campagna elettorale incalzante contro la corruzione e il malaffare e invece, appena qualche mese dopo, il senatore Morra ufficializzò la candidatura del 70enne Cavaliere del Santo Sepolcro Gustavo Coscarelli, spaccò il Movimento e spianò la strada per il successo ad un Occhiuto senza avversari. Questa, purtroppo, è storia.