Lettere a Iacchite’: “La ferrovia jonica e la farsa degli Intercity littorine diesel”

Sono un vostro lettore nonché appassionato di trasporto pubblico e le sue dinamiche, ma in particolare di trasporto ferroviario.

Spesso in Calabria si leggono notizie sui media locali di persone che si lamentano e di continui disservizi sui treni circolanti sul territorio. Non ultime le polemiche dei subdoli Intercity littorine diesel che, tra Reggio e Taranto, viaggiano al limite dell esasperazione umana.

Bene, dico io: come siamo arrivati a questo? Perché sono stati reintrodotti dopo la soppressione? Era necessario? Servivano per alcuni politici e senatori per un pugno di voti?

Premesso che gli Intercity viaggiano attraverso un apposito finanziamento predisposto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che di fatto stipula e regola con le Ferrovie un contratto di servizio universale per i Treni a lunga percorrenza, mi chiedo perché questo autolesionismo continuo e non invece un forte richiamo – ad esempio – ad ottenere finalmente l’elettrificazione della ferrovia jonica e l’aumento più in generale della promozione del trasporto pubblico locale in un’ottica di logica di trasporto pubblico integrato tra i diversi vettori. Troppo spesso in Calabria la mano destra non sa quello che fa la sinistra! O meglio ognuna delle due mani prende, nasconde e non dice quello che fa all’altra.

Un esempio. Sulla tirrenica tra Frecciargento, Frecciabianca e intercity giorno e notte viaggiano quotidianamente 28 treni tra andata e ritorno. Eccessivi, troppi, e i volumi di traffico quali sono? Si riempiono o spesso fungono da contraltare alle mancanze del trasporto regionale? Non è una polemica la mia, intendiamoci, mi chiedo solo se la cittadinanza calabrese a tutte le latitudini viene coinvolta su questi temi…

Proposte: perché non attuare le buone pratiche di regioni virtuose come ad esempio il Trentino, dove si è deciso che la Regione gestisce i treni regionali, gli autobus e le funivie, e Trenitalia i treni alta velocità a rischio di mercato?

Non ci lamentiamo se gli Intercity verranno cancellati, è la fine naturale della loro vita oppure non si viaggia più di notte. Oggi dovrebbe esserci un’idea di trasporto unico collettivo che consenta di arrivare dappertutto facendo dialogare i vettori ed evitando sovrapposizioni, ma sopratutto bisognerebbe far sì che il cittadino sorrida e che abbia voglia e piacere di viaggiare in treno o in autobus, e anche che abbia dei costi complessivamente sostenibili.

A chi di competenza le dovute risposte.

Cordialmente
Filippo Bianchi